Giro d’Italia 2020, tredicesima tappa: Diego Ulissi sale sull’ottovolante
Diego Ulissi (UAE Team Emirates) ha vinto la sua seconda tappa al Giro d’Italia 2020, l’ottava in assoluto della sua carriera. Il ciclista di Donoratico ha prevalso allo sprint su un gruppo ristretto al termine della 13ma frazione che portava la carovana rosa da Cervia a Monselice attraverso 188 km. Il portoghese Joao Almeida (Deceuninck Quick Step), giunto secondo davanti all’austriaco Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe), ha conservato la maglia rosa portando, grazie all’abbuono di sei secondi, il suo vantaggio a 40” sull’olandese Wilco Kelderman (Team Sunweb) ed a 43” sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrian McLaren).
La tappa ha seguito un copione facilmente prevedibile. In partenza è andata via una fuga composta da sette corridori: Simone Ravanelli e Simon Pellaud (Androni-Giocattoli), Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal), Alessandro Tonelli (Bardiani), Lorenzo Rota (Vini-Zabù), Rodrigo Contreras (Astana) e Geoffrey Bouchard (Ag2r). Nello spazio di 20 chilometri i fuggitivi hanno guadagnato tre minuti. A questo punto il gruppo si è destato, cominciando lentamente ad erodere il vantaggio degli attaccanti.
La corsa entrava nel vivo al km 155, all’imbocco del GPM di quarta categoria di Roccolo. Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) schierava davanti il suo gregario Matteo Fabbro con il chiaro intento di mettere in difficoltà la maglia ciclamino, Arnaud Démare (Groupama – FDJ). Il transalpino cedeva vistosamente. Intanto, davanti restavano soli Bouchard e Tonelli. La discesa portava ad un temporaneo ricompattamento del plotone prima dell’inizio della seconda salita, Calaone, ai meno 20 dal traguardo. Ripetendo l’azione vincente di Agrigento, Valerio Conti (UAE Team Emirates), con a ruota il compagno Diego Ulissi, produceva uno scatto devastante che frantumava il gruppo.
Bouchard e Tonelli venivano fagocitati. Nessun uomo di classifica andava in difficoltà e, soprattutto, mostrava grande coesione la Deceuninck Quick Step, forte di ben quattro unità nel gruppo di 20 che si formava al comando al termine dell’ascesa. La maglia rosa prendeva, a questo punto, il comando delle operazioni, intravedendo la possibilità di rimpinguare il vantaggio in classifica, se non addirittura di vincere la frazione. A nulla serviva il disperato tentativo di rientro di Sagan, che aveva perso 15” sull’ultima salita, di fronte all’azione coordinata del Wolfpack. Lo sprint vedeva Ulissi primeggiare di una ruota su Almeyda e Konrad.
Domani va in scena una tappa a cinque stelle: il wine stage di questo Giro d’Italia. La crono del prosecco, 34 km di saliscendi da Conegliano a Valdobbiadene, dovrebbe dare una bella rimescolata alla classifica. Sulla carta, sembrerebbe l’occasione per Almeyda per allungare in graduatoria. La tappa di domani, tuttavia, va considerata anche in funzione di quella di domenica che si concluderà a Piancavallo, comprendente ben quattro GPM. In tal senso, i corridori dovranno calibrare bene le energie.