Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sport

Giro d’Italia 2020, nona tappa: ad Aremogna si parla portoghese

Immagine di copertina
Credit: ANSA/LUCA ZENNARO

Senza padrone il 103° Giro d’Italia affronterà domani il primo giorno di riposo dopo una nona tappa che, oggettivamente, ha deluso le aspettative. Ci si aspettavano delle risposte dai 208 km abruzzesi che hanno portato i corridori dalla partenza di San Salvo al traguardo di Roccaraso Aremogna. La competizione tra i big, invece, si è ridotta ad uno scatto secco all’ultimo km in cui Wilco Kelderman (Team Sunweb) e Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) hanno guadagnato una manciata di secondi su Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) e qualcosa in più sulla maglia rosa Joao Almeida (Deceuninck Quick Step). L’olandese, in particolare, è salito al secondo posto in classifica a 30” dal lusitano, apparso in forte difficoltà sulle rampe finali di questa frazione.

Il Portogallo, nondimeno, può fare festa per la vittoria di tappa di Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling) che ha preceduto sul traguardo lo spagnolo Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers). I due erano gli ultimi superstiti di una lunga fuga, partita 50 km dopo il via che comprendeva anche Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), Eduardo Sepulveda (Movistar), Larry Warbasse (AG2R La Mondiale), Giovanni Visconti (Vini Zabù-Brado-KTM), Kilian Frankiny (Groupama-FDJ) e Ben O’Connor (NTT Pro Cycling). I fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio massimo di 6’49” sulla salita di Passo Lanciano, momento nel quale Castroviejo, il meglio piazzato in classifica è stato maglia rosa virtuale.

Vincendo i primi due GPM di giornata, Giovanni Visconti ha conquistato la maglia azzurra di leader degli scalatori, sfilandola a Filippo Ganna (Ineos Grenadiers). L’atleta triregionale, nato a Torino, cresciuto a Palermo ed ora residente in Toscana, ha già vinto questa classifica nel 2015. Dopodichè la selezione naturale lungo il percorso ha causato la graduale riduzione degli otto fuggitivi ai due contendenti per il successo finale. Mentre il gruppo rinveniva con tempismo tardivo, tra le squadre degli aspiranti alla vittoria finale, ha destato grande impressione il Team Sunweb di Kelderman, rimasto compatto intorno al suo capitano.

Domani è previsto il primo giorno di riposo. Obiettivamente è successo fin troppo in questa prima fase con i due grandi favoriti per la vittoria finale, Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e Simon Yates (Mitchelton Scott), entrambi già a casa. In attesa della cronometro del prosecco di sabato prossimo, 34 km da Conegliano a Valdobbiadene, il gruppo affronterà una seconda settimana solo apparentemente interlocutoria. In particolare, merita attenzione la 12ma tappa in programma giovedì 15 ottobre. Per onorare il 50° anniversario della nascita di Marco Pantani, si correrà con partenza ed arrivo a Cesenatico seguendo il percorso della Nove Colli, una delle gran fondo più care ai ciclo amatori. Dovesse esserci brutto tempo, come sembrerebbe dalle previsioni, potrebbe uscire fuori una tappa che ridisegnerebbe la classifica.

Dopodomani la corsa rosa riprenderà con la 10ma tappa, anche questa tutta abruzzese. Da Lanciano a Tortoreto saranno 177 km, potenzialmente pieni di trabocchetti per coloro che vorranno dare battaglia, con un circuito finale di 30 particolarmente adatto per i colpi di mano. Peter Sagan (Bora Hansgrohe), se ci sei, batti un colpo.

Speciale Giro d’Italia 2020: la cronaca di Simone Gambino su TPI

Ti potrebbe interessare
Sport / Tour de France 2024, 16esima tappa: Philipsen pareggia il conto e riapre la lotta per la maglia verde
Sport / Malagò a TPI: “Bochicchio? Era un incantatore di serpenti e io non sono stato un serpente”
Sport / Malagò a TPI: “Tregua olimpica? La speranza è l’ultima a morire ma finora i leader mondiali non hanno cavato un ragno dal buco”
Ti potrebbe interessare
Sport / Tour de France 2024, 16esima tappa: Philipsen pareggia il conto e riapre la lotta per la maglia verde
Sport / Malagò a TPI: “Bochicchio? Era un incantatore di serpenti e io non sono stato un serpente”
Sport / Malagò a TPI: “Tregua olimpica? La speranza è l’ultima a morire ma finora i leader mondiali non hanno cavato un ragno dal buco”
Sport / Malagò a TPI: “Solo in Italia costruire stadi è un calvario. Gualtieri? È serio, oggi è percepito meglio di prima”
Sport / Malagò a TPI: “Soldi a un senatore da uno Stato straniero? Io non lo farei”
Sport / Malagò a TPI: “Ai Giochi di Parigi per fare ancora meglio di Tokyo. I ritardi di Milano-Cortina? Non dipendono dal Coni ma dalla politica. All’Italia serve lo Ius soli sportivo”
Sport / Il coming out di Ralf Schumacher: "Condividere la vita con un compagno è la cosa più bella"
Sport / Tour de France 2024: Tadej dà lezione di ciclismo al Plateau de Beille
Sport / Spagna Inghilterra streaming e diretta tv: dove vedere la finale di Euro 2024
Sport / Tour de France 2024: Tadej si toglie un sassolino