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Giro delle Fiandre 2025: trionfi in maglia iridata per Pogacar e Kopecky

I campioni del mondo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Lotte Kopecky (Team SD Worx) hanno vinto le edizioni maschile e femminile del Giro delle Fiandre 2025. Il fuoriclasse sloveno ha bissato l’impresa del 2023 giungendo solitario sul traguardo di Oudenaarde con un vantaggio di 1’01” su un quartetto regolato dal danese Mads Pedersen (Lidl Trek) davanti all’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin Deceuninck) e ai due fiamminghi Wout van Aert (Visma Lease a Bike) e Jasper Stuyven (Lidl Trek). La gara rosa, invece, si è decisa in volata con la campionessa belga che ha preceduto, nell’ordine, la francese Pauline Ferrand-Prévot (Visma Lease a Bike), la tedesca Liane Lippert (Team Movistar) e la polacca Katarzyna Niewadoma (Canyon SRAM Racing).
L’edizione 109 maschile è stata caratterizzata da una lunga fase interlocutoria che ha visto Pogacar e van der Poel tacitamente alleati contro le due squadre più competitive, Visma Lease a Bike e Lidl Trek, desiderose di mettere in difficoltà i due favoriti con attacchi continui. In questo frangente, resta degno di menzione il tentativo d’evasione d’un drappello comprendente, tra gli altri, anche i tre principali contendenti italiani: Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), Davide Ballerini (XDS Astana Team) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers). Ricompattatisi i migliori a 40 chilometri dal traguardo, Pogacar e van der Poel si sono alternati nel fare selezione sui muri con il solo Pedersen capace di tener testa alle accelerazioni dei diarchi. Ai meno 17, sul terzo e ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont, Tadej operava l’azione decisiva fiaccando anche la resistenza del nipote di Raymond Poulidor. Il vantaggio del figlio del Tricorno cresceva costantemente al punto da trasformare l’ultimo chilometro in un’autentica passerella trionfale. Con questo successo, Pogacar ha conquistato la sua ottava classica monumento.
In campo femminile è venuto a mancare il tanto atteso duello tra la campionessa del mondo e la vincitrice dell’anno scorso, l’azzurra Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ). La maglia tricolore, infatti, era vittima d’una caduta dopo 50 chilometri che, dopo un vano tentativo di ripresa, la costringeva al ritiro. La corsa restava congelata fino al passaggio sull’Oude Kwaremont a 17 chilometri dall’arrivo. Era qui che si registrava l’attacco decisivo della Kopecky che, in compagnia di Ferrand-Prévot, Lippert e Niewadoma, guadagnava mezzo minuto di vantaggio sul resto delle contendenti. Il margine risultava sufficiente per portare il quartetto all’arrivo dove la belga vinceva nettamente la volata, conquistando così il suo terzo successo nella Ronde van Vlaanderen.
Dopo la splendida giornata odierna cresce l’attesa per la Parigi-Roubaix di domenica prossima. Speriamo di poter assistere tra sette giorni, in coincidenza con il debutto di Pogacar nella corsa delle pietre, a una prova maiuscola dei due assi verbanesi: Ganna oggi autore d’una prestazione confortante, e Longo Borghini, bersagliata dalla sfortuna e per questo desiderosa di rifarsi.