La lezione del Giappone: spogliatoio in ordine e origami portafortuna dopo la sconfitta con la Croazia
Un esempio di sportività e civiltà: dopo l’eliminazione dai Mondiali in Qatar, maturata ai rigori contro la Croazia, i giocatori del Giappone hanno lasciato immacolato lo spogliatoio dello stadio Al Janoub di Al Wakrah, riponendo al loro posto le bottigliette d’acqua non utilizzate e raccogliendo tutta l’immondizia. Gli asciugamani impilati uno sopra l’altro, le pettorine per il riscaldamento tutte perfettamente piegate. In campo hanno sfiorato l’impresa, e vedersi negare alla lotteria dei rigori la possibilità di giocare i quarti di finale avrebbe potuto creare nervosismo nel gruppo squadra: ma questo non ha impedito ai “Blue Samurai” di portare avanti una tradizione che ormai li contraddistingue. Oltre ad aver lasciato tutto in ordine, i giapponesi hanno anche scritto un biglietto di ringraziamenti al Qatar per l’ospitalità durante la competizione, e hanno realizzato delle gru di origami come augurio di salute, felicità e di prosperità nei confronti dell’avversario.
After an historic victory against Germany at the #FIFAWorldCup on Match Day 4, Japan fans cleaned up their rubbish in the stadium, whilst the @jfa_samuraiblue left their changing room at Khalifa International Stadium like this. Spotless.
Domo Arigato.👏🇯🇵 pic.twitter.com/NuAQ2xrwSI
— FIFA.com (@FIFAcom) November 23, 2022
Il gesto è stato celebrato dalla Fifa sui suoi canali social. Gesti di grande rispetto che si sono visti anche in campo: al termine della partita con la Croazia il ct della nazionale, Hajime Moriyasu, ha rivolto un inchino nei confronti dei tifosi presenti allo stadio, come ringraziamento per il supporto ricevuto. Gli stessi supporter, sugli spalti, andando via hanno raccolto in grossi sacchi tutta la spazzatura che hanno trovato, anche quella non prodotta da loro. Qualche giorno fa un video su Tik Tok mostrava supporter nipponici fare la stessa cosa dopo un match nel quale il Giappone non era neanche in campo. “Perché lo fate?”, fu chiesto a uno di loro, che rispose: “Abbiamo molto rispetto del posto in cui siamo, non lo lasciamo mai sporco”.