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Chi è Filippo Tortu, l’azzurro vincitore della medaglia d’oro nella finale della staffetta 4×100

Immagine di copertina

Chi è Filippo Tortu, l’azzurro vincitore della medaglia d’oro nella finale della staffetta 4×100

Filippo Tortu è uno dei quattro atleti azzurri vincitori oggi della medaglia d’oro nella finale della staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo 2020, insieme a Jacobs, Patta e Desalu. Una medaglia storica, la quinta dell’atletica in questa edizione dei Giochi, la decima in assoluto per l’Italia. Decisivo per la vittoria proprio il recupero di Filippo Tortu nell’ultima frazione, che con uno sprint capolavoro ha superato l’inglese Mitchell-Blake nell’ultima frazione. Così l’Italia ottiene un leggendario oro con il tempo di 37”50, a solo un centesimo di vantaggio sugli inglesi. Dopo il trionfo in questa staffetta, l’atleta classe 1998 non è riuscito a trattenere le lacrime. Ma chi è Filippo Tortu? Ecco la sua carriera.

Carriera

Filippo Tortu nasce il 15 Giugno del 1998 a Milano sotto il segno zodiacale dei gemelli. Trascorre la sua infanzia a Costa Lambro, piccola frazione di Carate Brianza insieme ai genitori, padre di origini sarde (Tempio Pausania) e madre di origini lombarde. Fin da giovanissimo inizia a praticare sport, più precisamente atletica leggera. Il suo primo approccio a questa disciplina risale al 2006, anno in cui Filippo ha soli sei anni presso la polisportiva Besanese.

Nel 2013 vince gli 80 metri ai campionati italiani cadetti con il tempo di 9″09, mentre l’anno successivo si laurea campione italiano under 18 dei 200 metri con 21″42. La prima grande delusione arriva però ai Giochi olimpici giovanili di Nanchino 2014, quando nel corso delle batterie dei 200 metri, cade sulla linea d’arrivo rompendosi entrambe le braccia e non potendo quindi disputare la finale.

Nel 2016 Filippo Tortu, in finale oggi nella staffetta 4×100, si aggiudica a Rieti il suo primo titolo italiano assoluto, vincendo la finale dei 100 metri in 10″32 davanti a Federico Cattaneo (10″40) e Massimiliano Ferraro (10″44). Nello stesso anno, a luglio, partecipa ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz, dove conquista la medaglia d’argento nei 100 metri giungendo secondo con il tempo di 10″24. Nel 2017 migliora per due volte il primato italiano juniores dei 60 metri indoor al meeting di Magglingen, in Svizzera. Filippo corre le batterie in 6″67, abbassando di un centesimo il precedente record detenuto da Pierfrancesco Pavoni e risalente al 1982. Poi, in finale, lo migliora ulteriormente a 6″64.

Nel 2018, dopo aver migliorato il proprio record personale dei 60 metri indoor con 6″62, il 23 maggio, al meeting di Savona, porta il suo primato personale dei 100 metri a 10″03: è la seconda miglior prestazione italiana di sempre, davanti a lui c’è solo il 10″01 di Pietro Mennea. Meno di un mese dopo, il 22 giugno 2018, al Meeting de Atletismo Madrid, diventa, a vent’anni appena compiuti, il primatista italiano dei 100 metri piani con il tempo di 9″99.

Viene così battuto il precedente record di Pietro Mennea che resisteva dal 1979: è Filippo Tortu il primo italiano della storia capace di scendere sotto i 10″ sulla distanza regina. Il 24 maggio 2019, poche settimane dopo aver ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana, Filippo Tortu torna a correre sotto i 10″ alla “Fastweb Cup” di Rieti, quando vince i 100 metri con il tempo di 9″97. La prestazione non è però omologabile a causa del forte vento a favore (+2,4 m/s).

Il 2020 si apre per Tortu con una grande prestazione ad Ancona dove conquista il titolo di campione italiano assoluto indoor sui 60 metri piani con il tempo di 6″60. Stagione che però andrà avanti senza grandi acuti e con diversi problemi fisici. Nel 2021, anno che a causa della pandemia diventa quello delle Olimpiadi, Filippo Tortu perde il record nazionale dei 100 metri piani a favore di Marcell Jacobs.

Vita privata

Non sappiamo se Filippo Tortu sia fidanzato o meno. Sappiamo che è stato insieme ad una ragazza, Sofia, di un anno più piccola di lui, con la quale la storia pare essersi conclusa, almeno questo è quanto appare dalle foto pubblicate su Instagram.

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