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Filippo II, re del Belgio: Ganna beffa i padroni di casa e si conferma campione del mondo a cronometro

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Filippo II, re del Belgio: Ganna beffa i padroni di casa e si conferma campione del mondo a cronometro

Filippo Ganna si è confermato campione del mondo di ciclismo a cronometro nella categoria elite. Sui 43,3 chilometri che portavano da Knokke-Heist, sul Mare del Nord, al centro di Bruges, il granatiere verbanese ha confermato che sui percorsi tradizionali, e su una distanza congrua, è praticamente imbattibile. Alle sue spalle, esattamente come ad Imola un anno fa ma staccato, questa volta, di soli cinque secondi, il padrone di casa Wout Van Aert, mentre l’altro fiammingo, il 21enne Remco Evenpoel, per soli due secondi è riuscito a conservare la terza piazza dal ritorno del danese Kasper Asgren, vincitore quest’anno del Giro delle Fiandre. Al quinto posto è arrivato lo svizzero Stefan Kueng che 10 giorni fa a Trento aveva beffato Ganna nella decisamente più breve prova valida per il campionato europeo.

La cronometro odierna non si disputava in circuito, come avvenuto ai Giochi Olimpici e nelle ultime edizioni dei mondiali, bensì su un percorso lineare che permetteva la partenza consecutiva dei corridori, a distanza ravvicinata l’uno dall’altro. Un aspetto che ha limitato le eventuali disparità nelle condizioni incontrate dai ciclisti in gara. Evenepoel, partito tra i primi, postava un eccezionale 48’31” con cui scavava un abisso in classifica sugli avversari che giungevano al traguardo. Solo i grandi favoriti, gli ultimi quattro a prendere il via (Asgren, Kung, Van Aert e Ganna), riuscivano a fare meglio dell’enfant prodige del ciclismo mondiale al primo intertempo, dopo 12 chilometri di corsa, dove Van Aert transitava primo con sette secondi di margine su Ganna.

La bontà della prestazione di Remco veniva ulteriormente confermata dai passaggi al secondo rilevamento in cui sopravanzava sia Asgren che Kung, salendo al terzo posto. Van Aert, per parte sua, riusciva a confermare il primato vedendo, però, il suo vantaggio su Ganna praticamente azzerarsi: solo 84 centesimi, infatti, dividevano i due a 10 chilometri dall’arrivo. L’inerzia a favore del corridore italiano, tuttavia, era facilmente notabile anche ad occhio nudo. Mentre l’azione di Van Aert tendeva a disunirsi con sempre maggiori oscillazioni delle spalle, il 25enne verbanese, novello Jacques Anquetil, restava posizionato impeccabilmente sulla bicicletta.

Sul suggestivo traguardo nel cuore della città dei canali, Filippo Ganna si confermava campione del mondo a cronometro. Mai quanto oggi, l’olimpionico dell’inseguimento a squadre ha chiarito quanto sia fondamentale, in una prova di poco meno di un’ora, il dosaggio delle forze rispetto alla lunghezza del percorso. La speranza ora è quella che l’Italia possa completare domenica prossima a Lovanio il colpo doppio, vincendo anche il titolo in linea elite che ci sfugge dal trionfo di Ballan a Varese 13 anni fa.

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