Giù le mani dalla fascia da capitano personalizzata: che male c’è?
De Rossi e Gomez hanno detto no alla fascia standard voluta dalla Lega Calcio. Graziati dal giudice sportivo perché manca ancora una disposizione ufficiale
Fascia da capitano personalizzata, giù le mani da De Rossi e Gomez
C’era una volta la fascia da capitano. Bianca semplice o con una C grande al centro, a righe colorata, personalizzata col numero di maglia, l’autografo, i nomi dei figli o il simbolo della città. O coi colori del buddismo, come quella di Roberto Baggio.
Nel 2018 arrivò la Lega Calcio e con una circolare ‘ufficiosa’ che agli atti ancora non risulta – il regolamento aggiornato a luglio scorso infatti autorizza espressamente “una fascia sul braccio di colore diverso da quello della maglia sulla quale potranno essere apposti loghi, scritte e disegni purché autorizzati”, l’ultima disposizione sull’equipaggiamento da gioco si occupa di scaldacollo – prescrive un unico tipo di fascia standard per tutti i capitani di Serie A, larga una decina di centimetri, con il logo del campionato e la scritta azzurra CAPITANO, sulla scia di quanto fatto in Inghilterra in Premier League.
Il pezzo di stoffa messo sul braccio sinistro – una consuetudine mai spiegata, perché non sul destro? – e sognato da generazioni di bambini aspiranti calciatori diventa così un gadget anonimo, un feticcio bucato. Un badge di riconoscimento.
Altro che passaggio di consegne da simbolo a simbolo: Capitan Baresi e poi Maldini, capitan Scirea e poi Del Piero, capitan Facchetti e poi Bergomi e Zanetti – che raccolse tutte le sue fasce in un libro – capitan Totti – che non la mollava neanche quando veniva sostituito – e poi De Rossi.
Già, De Rossi che guida la schiera dei rivoltosi con Gomez dell’Atalanta – il giudice sportivo dopo la prima giornata non li ha puniti proprio perché manca ancora la prescrizione esatta: niente fascia ufficiale quindi, potere supremo alla fantasia. Che sia una decorazione ogni volta diversa da instagrammare (Gomez) o un laccetto rosso con cucito un verso che fa godere i tifosi (De Rossi e il suo ‘Sei tu l’unica sposa, sei tu l’unico mio amor’).
Che male c’è, che male fa: se ogni capitano è capitano a modo suo, che lo sia anche il braccio con una fettuccia libera attorno.
La banda de capitán de Daniele De Rossi
“Sei tu l’unica mia sposa, sei tu l’unico mio AMOR” 💛❤#asroma pic.twitter.com/8SSVuI8IHr
— Somos de la Roma (@SomosdelaRoma) 21 agosto 2018