Italia-Austria, la decisione degli azzurri: non si inginocchieranno contro il razzismo
Europei, gli azzurri non si inginocchieranno contro il razzismo prima di Italia-Austria
I calciatori azzurri non si inginocchieranno contro il razzismo prima del match Italia-Austria, in programma sabato 26 giugno allo stadio Wembley e valido per gli ottavi di finale degli Europei.
Lo rivela La Repubblica, secondo cui la decisione sarebbe stata presa dopo un “pacato confronto interno” tra i giocatori della nazionale italiana.
I calciatori hanno deciso di assumere una posizione univoca dopo le polemiche scaturite in seguito alla partita Italia-Galles, all’inizio della quale cinque giocatori, Belotti, Pessina, Bernardeschi, Toloi ed Emerson, si sono inginocchiati come atto di solidarietà al movimento Black Lives Matter, con gli altri 6 che invece sono rimasti in piedi.
Questa volta, invece, saranno tutti e 11 gli azzurri che rimarranno in piedi. La scelta, che verrà spiegata dal capitano Bonucci nel corso della conferenza stampa in programma nella serata di venerdì 25 giugno, è stata presa dopo un confronto tra i giocatori avvenuto a Coverciano.
Alcuni avrebbero rivendicato la libertà di espressione, altri avrebbero sottolineato di non voler accettare pressioni dall’esterno. Alla fine il gruppo si è ricomposto con la decisione di fare tutti la stessa scelta, che, come detto, è stata quella di rimanere in piedi prima del calcio d’inizio con l’Austria.
Leggi anche: Italia, il presidente FIGC Gravina: “Azzurri inginocchiati contro il razzismo? Non imponiamo nulla”