Diritti Tv, la Lega di serie A vota la risoluzione dell’accordo con Mediapro
Mediapro aveva offerto 1050 milioni di euro a stagione per ottenere i diritti per il triennio 2018-2021, ma l'Assemblea ha rotto l'accordo perché non ha ritenuto che le garanzie finanziarie presentate fossero sufficienti
Il 28 maggio 2018 l’Assemblea di Lega di Serie A ha votato all’unanimità la risoluzione del contratto con Mediapro, il colosso audiovisivo spagnolo che si era aggiudicato i diritti per trasmettere, come intermediario le immagini del massimo campionato di calcio italiano.
Mediapro aveva offerto 1050 milioni di euro a stagione per ottenere i diritti per il triennio 2018-2021, ma l’Assemblea ha rotto l’accordo perché non ha ritenuto che le garanzie finanziarie presentate fossero sufficienti.
Il gruppo spagnolo ha presentato una garanzia di 186 milioni, a titolo di caparra confirmatoria, in aggiunta rispetto alla prima rata di luglio da 203 milioni, condizionata alla possibilità per Mediapro di commercializzare i diritti.
Mediapro, in sostanza, ha chiesto di attivare il procedimento che avrebbe portato al lancio del canale privato per produrre le immagini.
Ma i club di Serie A non hanno considerato le garanzie offerte sufficienti.
In questo modo, la Lega riacquista la piena titolarità dei diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021, riaprendo le trattative per la loro cessione diretta verso altri operatori.
In questo senso, si è parlato negli ultimi giorni di un’incombente offerta combinata da parte di Sky-Perform pari a circa 950-970 milioni di euro a stagione.
Nel corso dell’Assemblea della Lega Calcio di Serie A è stata anche eletta la nuova governance.
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, sono stati eletti in consiglio federale.
In questo modo la Lega di A torna ad avere una rappresentanza in Figc, che per ora rimane commissariata.
È stato eletto anche il nuovo consiglio della Lega di A che sarà composto da Antonello dell’Inter, Campoccia dell’Udinese, Fassone del Milan e Percassi dell’Atalanta.