Il migrante campioncino della Roma Darboe sarà adottato dal padre della sua agente e cambierà nome: si chiamerà Peruzzi
Darboe sarà adottato dal padre della sua agente: si chiamerà Peruzzi
La storia di Ebrima Darboe, il giovane centrocampista della Roma, ha colpito tutti. Dal Gambia alla Serie A passando per la Libia e il centro di accoglienza di Lampedusa quando aveva appena 14 anni. L’arrivo in Italia gli ha cambiato letteralmente la vita. Tutto è nato grazie a un incontro. Quello con Miriam Peruzzi, la sua attuale agente che lo scoprì in un torneo di calcio giovanile giocato a Rieti nel 2018. “Aveva già un’intelligenza tattica sopra la media, era sempre nel punto giusto per ricevere il pallone. Gioca in modo maturo perché ha vissuto esperienze che lo hanno segnato”, ha detto l’agente a calciomercato.com.
I primi approcci con la Roma non sono stati facilissimi: “Durante il primo provino con i giallorossi non capiva nulla di italiano, parlava solo in inglese. Seguiva e imitava ciò che facevano i compagni. È grazie ad Alberto De Rossi (allenatore della primavera della Roma, ndr) se oggi è arrivato in prima squadra. Ha un contratto con i giallorossi fino al 2023, i rapporti sono buoni e a breve ci incontreremo per rinnovare adeguando lo stipendio. Darboe vuole rimanere per giocarsela con Mourinho, anche se lo vogliono grandi club da tutta Europa”.
Intanto, come raccontato dalla sua agente Miriam Peruzzi a calciomercato.com, cambierà nome: si chiamerà Ebrima Darboe Peruzzi, come lei che ne gestisce gli interessi, visto che suo padre ha deciso di adottarlo. “Ebrima è un ragazzo d’oro, educato e davvero per bene. Sta vivendo con serenità questa situazione, con noi ha una famiglia di cui fa parte al 100 per cento. A breve mio padre firmerà le carte legali per adottarlo al 100 per cento, abbiamo deciso di farlo tanti anni fa e se lo merita”.
La storia
La vita di Darboe, come detto, è stata ricca di ostacoli. A 14 anni ha deciso di mettersi in viaggio dal Gambia (dove è nato) per raggiungere l’Europa con la speranza di una vita migliore. Dopo una traversata lunghissima in pullman fino in Libia, è salito su un barcone che lo ha portato a Lampedusa. Da lì, è entrato a far parte del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo) che lo ha portato fino a Rieti. Nel capoluogo laziale ha iniziato a giocare a calcio con i ragazzi dello Young Rieti, fino a disputare il torneo “Scopigno Cup” che gli ha cambiato la vita. Miriam Peruzzi lo ha notato ed è finito alla Roma.
Nel 2021 l’esordio in Serie A contro la Sampdoria e le ottime prestazioni in partite importanti come quelle contro il Manchester United in Europa League, l’Inter e nel derby contro la Lazio. I tifosi giallorossi lo amano già alla follia e vedono in lui un prospetto importante per il futuro. Ora avrà la possibilità di convincere uno degli allenatori più vincenti al mondo: Josè Mourinho che a breve prenderà posto sulla panchina della Roma. La sua Roma.