Coronavirus, la Nba si ferma: sospeso il campionato. Positivo Gobert di Utah
Coronavirus, sospeso il campionato Nba
Il Coronavirus ferma la Nba. La notizia è arrivata nella notte italiana, intorno alle ore 2,30. La partita Oklahoma City-Utah è stata ufficialmente rinviata da poco quando vengono confermate le voci che si rincorrono già da qualche ora: il giocatore degli Utah Jazz, Rudy Gobert è positivo al Covid-19. Poco dopo ecco il comunicato della Nba che ferma la stagione 2019-20.
Il titolo dice tutto: “L’NBA sospende la stagione dopo le partite della notte”. Il testo: “L’NBA annuncia che un giocatore degli Utah Jazz è risultato positivo in modo preliminare al COVID-19. Il risultato del test è stato rivelato poco prima della palla a due tra Oklahoma City e Utah Jazz, alla Chesapeake Arena. A quel punto, la gara è stata cancellata. Il giocatore affetto dalla patologia non era nell’Arena. L’NBA sospende la stagione a conclusione delle partite della notte in calendario sino ad ulteriore aggiornamento. L’NBA utilizzerà questa pausa per valutare i prossimi passi da intraprendere in relazione alla pandemia Coronavirus”.
L’ipotesi porte chiuse
L’Nba stava per comunicare le porte chiuse per tutti, per un paio di settimane, dopo che la municipalità di San Francisco aveva messo spalle al muro i Warriors vietando per legge aggregazioni da oltre 1.000 persone in chiave prevenzione contro la diffusione del contagio da Coronavirus. Poi la positività di Gobert e il cambio di rotta inevitabile.
Le date della stagione Nba
La stagione regolare si sarebbe chiusa il 15 aprile, riducendo da 30 a 16 le squadre ancora in corsa. Il via della post season era programmato per il 18 aprile, quello delle Finals Nba per il 4 giugno. Considerando che il Draft è in programma il 25 giugno e la free agency dal 1 luglio, non c’è grande margine per “allungare e spalmare” il calendario. Cosa succederà ora? Difficile, se non impossibile, dare una risposta certa. Tutto dipenderà da come evolverà la situazione nelle prossime ore/giorni.