L’Uefa vieta lo stadio arcobaleno per Germania-Ungheria: ”No a riferimenti politici”
Lo stadio di Monaco di Baviera non potrà essere illuminato con i colori dell’arcobaleno in occasione di Germania-Ungheria, in programma domani, mercoledì 23 giugno, per Euro 2020. A stabilirlo è stata la Uefa, che ha respinto la richiesta del sindaco bavarese Dieter Reiter mettendo sul piatto date alternative per l’iniziativa: il 28 giugno – il Christopher Street Liberation Day- o tra il 3 e il 9 luglio, settimana del Christopher Street Daya Monaco.
La proposta di accendere l’Allianz Arena con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo della comunità Lgbt, era un messaggio al governo ungherese guidato da Viktor Orban, dopo l’approvazione di quella che è stata definita “la legge anti-gay“.
“La UEFA comprende che l’intenzione è quella di inviare un messaggio per promuovere la diversità e l’inclusione“, si legge in un comunicato della Federazione, “una causa che la UEFA sostiene da molti anni, avendo unito le forze con i club europei, le squadre nazionali e i loro giocatori, lanciando campagne e numerose attività in tutta Europa per sottolineare come il calcio dovrebbe essere aperto a tutti. Tuttavia, la UEFA, attraverso i suoi statuti, è un’organizzazione politicamente e religiosamente neutrale. Dato il contesto politico di questa specifica richiesta – un messaggio che mira a una decisione presa dal parlamento nazionale ungherese – la UEFA deve declinare questa richiesta“.
“L’arcobaleno sarebbe un segnale che rappresenta la libertà della nostra società”, ha replicato l’amministrazione di Monaco di Baviera.” La bandiera rappresenta come vogliamo vivere, nel rispetto reciproco e senza discriminazioni”. La polemica sullo stadio di Germania Ungheria si aggiunge a quella nata dopo che solo cinque calciatori italiani durante la partita col Galles si sono inginocchiati per sostenere il movimento “Black Lives Matter”.