Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sport » Calcio

Capello punta il dito contro Spalletti: “È stato presuntuoso, deve migliorare molto”

Immagine di copertina
Credit: AGF

È un Fabio Capello durissimo quello che commenta la disfatta dell’Italia agli Europei di Calcio. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore di Milan, Real Madrid, Juventus e Roma non risparmia critiche al collega Luciano Spalletti, ct della Nazionale eliminata malamente agli ottavi di finale dalla Svizzera.

“Mi sono vergognato”, dice Capello. “Per quello che si è visto in campo, credo che la confusione l’abbia generata soprattutto nei calciatori. Nel ruolo di play hanno giocato Jorginho e poi Fagioli, ma nessuno dei due è il Lobotka del Napoli di Luciano. Hanno caratteristiche diverse”.

“Io, però, per Spalletti userei un’altra parola: presunzione”, attacca frontalmente Don Fabio. “Ho avuto la sensazione che già contro la Spagna il ct non abbia pensato da selezionatore, ma da allenatore di club”.

“Sono due mestieri diversi”, argomenta Capello, che in carriera ha fatto anche il ct per due nazionali, Inghilterra e Russia. “Il ct deve innanzitutto scegliere i giocatori sulla base di quello che vede nei campionati. Può avere una sua idea di calcio, ma deve anche ragionare su come i diversi elementi sono impiegati nella propria squadra e, a volte, adattarsi. Il motivo è semplice: non hai tempo per lavorare nella quotidianità”.

A Capello non sono piaciute nemmeno le dichiarazioni post-partita di Spalletti, il quale ha lamentato la mancanza di freschezza e condizione degli azzurri: “È un discorso che non accetto”, commenta il collega. “Quello che non ho visto nell’Italia è il gruppo”. “Il primo compito di un ct è proprio quello di creare lo spirito” ma “sono pochissimi gli azzurri che hanno fatto quella rincorsa in più, quello scatto deciso”.

“È chiaro che Spalletti abbia grosse responsabilità, puntualizza. “Poi, però, i calciatori devono avvertire il peso della maglia. Io un’Italia così non l’avevo mai vista. E si è spettacolarizzato tutto troppo. Parole, allenamenti, iniziative…”.

Quanto alla decisione del ct di restare al suo posto e non dimettersi, Capello osserva: “Non posso giudicare la sua scelta, però sul futuro non sono ottimista. Ho il sospetto che Luciano sia un ottimo allenatore, ma al contempo debba molto migliorare come selezionatore”.

LEGGI ANCHE: Se nessuno ha il coraggio di prendersi la colpa per il disastro azzurro

Ti potrebbe interessare
Calcio / Per fermare la violenza negli stadi è meglio rieducare che punire
Calcio / È morto Totò Schillaci: addio all'eroe delle Notti magiche di Italia '90
Calcio / Una grande stagione di sport sta entrando nel vivo, e sempre più persone scelgono i bar per seguirla
Ti potrebbe interessare
Calcio / Per fermare la violenza negli stadi è meglio rieducare che punire
Calcio / È morto Totò Schillaci: addio all'eroe delle Notti magiche di Italia '90
Calcio / Una grande stagione di sport sta entrando nel vivo, e sempre più persone scelgono i bar per seguirla
Calcio / Serie A, addio raccattapalle: ecco come saranno sostituiti
Calcio / Il Comune di Udine nega il patrocinio alla partita Italia-Israele: “Sarebbe divisivo”
Calcio / Disastro Italia, Buffon riflette sulle dimissioni dallo staff azzurro
Calcio / Se nessuno ha il coraggio di prendersi la colpa per il disastro azzurro
Calcio / Spalletti litiga coi giornalisti dopo Italia-Croazia: “Chi dice queste cose fa il male della Nazionale” | VIDEO
Calcio / Focus Germania: Kroos e Nagelsmann alla guida di un gruppo giovane
Calcio / Fagioli: “La ludopatia mi aveva divorato la vita. Ogni tanto riaffiora ma ora la domino”