Il caldo eccessivo sta influenzando la Coppa d’Africa?
Non è solo il calcio a essere protagonista nell’edizione della Coppa d’Africa in corso in Egitto, ma anche le temperature particolarmente elevate, dopo che quest’anno per la prima volta il torneo continentale si sta svolgendo tra giugno e luglio e non, come fino a due anni fa, tra gennaio e febbraio.
Tuttavia, se a gennaio e febbraio la temperatura e in genere più bassa, essa cresce nei mesi successivi, toccando in molti Paesi il proprio picco a maggio. In Egitto, tuttavia, luglio è uno dei mesi più caldi.
La Coppa d’Africa di quest’anno, che è iniziata il 21 giugno, terminerà il 19 luglio al Cairo, ma le partite nelle ore più calde della giornata si sono concluse con la fine della fase a gironi del torneo.
L’Uganda è scesa in campo con il termometro che segnava 36 gradi, esordendo con una vittoria per 2-0 contro la Repubblica Democratica del Congo, ma il giocatore Emmanuel Okwi ha detto alla BBC che giocare a tali temperature porta ad abbassare l’intensità del gioco.
Anche una squadra tra le più forti del continente come il Marocco ha esordito faticando per ottenere una vittoria per 1-0 con la Namibia, con l’assistente tecnico della nazionale Patrice Beaumelle che ha detto alla BBC di aver visto molti dei suoi giocatori pallidi in volto a causa del cald e l’allenatore Herve Renard che ha anche lui notato come gli orari non aiutino, soprattutto per le squadre che arriveranno in finale e dovranno perciò giocare più partite.
Non è un caso che fino a questo momento si noti una certa differenza nel numero di goal in base agli orari.
Le partite iniziate alle 16:30 ora locale hanno infatti segnato una media di 1,14 gol a partita, salite a 1,64 per quelle iniziate alle 18 o alle 19 per toccare una media di 2,46 per gli scontri iniziati dopo le 21.