Bulgaria-Inghilterra, cori razzisti durante la partita: Uefa apre indagine
Intanto il ct bulgaro: "Non ho sentito nulla"
Bulgaria Inghilterra, cori razzisti durante la partita
La Uefa ha aperto un fascicolo sui ripetuti cori e ululati razzisti che ieri sera a Sofia hanno portato per ben due volte l’arbitro a sospendere la partita tra la Bulgaria e l’Inghilterra (vinta poi dagli inglesi 6-0). A confermare l’apertura delle indagini è stato lo stesso presidente della Federcalcio inglese, Greg Clarke, definendo quanto successo allo stadio Levski “vergognoso e orribile”.
“Ho parlato con delegati Uefa sia durante la partita che all’intervallo, e anche alla fine – le parole di Clarke -. Mi è stato detto che saranno condotti accertamenti affinché queste vergognose scene di terribile razzismo siano valutate adeguatamente”.
Cori e ululati razzisti che il ct della Bulgaria Balakov non ha sentito: “Probabilmente i tifosi non erano soddisfatti del modo in cui la squadra stava giocando. Personalmente non ho sentito cori razzisti”.
“Ho visto che l’arbitro ha fermato la partita, ma devo dire che c’è stato un comportamento inaccettabile non solo da parte dei tifosi della Bulgaria ma anche di quelli dell’Inghilterra, che fischiavano e urlavano durante l’inno nazionale – ha aggiunto il ct bulgaro -. E nel secondo tempo hanno usato parole contro i nostri tifosi che trovo inaccettabili. Siamo onesti, una cosa del genere non ci è mai successa. Il problema è nato quando sono arrivati i tifosi inglesi”.
La reazione del Governo bulgaro
Il primo ministro della Bulgaria ha chiesto le immediate dimissioni del numero uno della Federcalcio bulgara dopo i cori razzisti durante l’incontro di ieri sera contro l’Inghilterra. Questa mattina il Ministro dello Sport di Sofia, Krasen Kralev, ha confermato le intenzioni del governo, presieduto da Boyko Borissov. “Il Primo ministro mi ha appena chiamato con la massima urgenza. Il governo ha fatto tantissimo per far progredire il calcio bulgaro negli ultimi anni ma dopo i recenti episodi – ha aggiunto Kralev – tenuto in considerazione l’intero stato del movimento e gli incidenti capitati ieri sera, il Primo ministro mi ha ordinato di sospendere da oggi ogni relazione con la Federazione, anche a livello economico, fino a quando non arriveranno le dimissioni di Borislav Mihaylov (il presidente della Federcalcio bulgara, ndr)”.