Il Bari è di De Laurentiis: oggi la conferenza stampa del nuovo presidente
Aggiornamento 31 luglio 2018 ore 21.00 – Aurelio De Laurentiis è il nuovo proprietario del Bari. La società pugliese ripartirà da lui, dopo il fallimento, dal prossimo campionato di Serie D.
Ad annunciare l’arrivo del numero uno del Napoli è stato il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Superata quindi le altre 10 proposte. Domani la conferenza stampa di De Laurentiis.
Previsioni rispettate
Aurelio De Laurentiis è in pole positon per il Bari. Secondo quanto riportano le principali testate italiane, tra i big del calcio piombati sul club biancorosso fallito qualche settimana fa, sarebbe il patron del Napoli quello che più degli altri avrebbe convinto il sindaco Antonio Decaro.
Un progetto, quello di De Laurentiis, che avrebbe convinto il sindaco al punto che si è deciso di bruciare i tempi con la convocazione alle 12,30 di oggi (trenta minuti dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse), 31 luglio 2018, della commissione che darà il parere per la cessione del titolo sportivo.
La Società Sportiva Città di Bari dovrebbe quindi avere la meglio sulla concorrenza rappresentata in primis da Claudio Lotito. Radrizzani e Napoli si sono invece ritirati.
Restano in campo Blasi, le coppie Canonico-Laruccia e Monachesi-Nitti, la Bari calcio academy dell’avvocato Ferri e soprattutto gli otto imprenditori della Ss Dilettantistica Bari 1908, forti del sostegno esterno di Urbano Cairo.
Il presidente del Napoli però è convinto che diventerà anche il presidente del nuovo Bari. Nessun filtro, tutto alla luce del sole, nessun timore di violare le regole.
L’avvocato Grassani e De Laurentiis hanno studiato a fondo la cosa, e a fronte dell’articolo 16bis delle Noif, per cui “non sono ammesse partecipazioni o gestioni che determinino in capo al medesimo soggetto controlli diretti o indiretti in società appartenenti alla sfera professionistica o al campionato organizzato dal Comitato Interregionale”, oppongono l’articolo 7 dello Statuto federale, che restringe il campo del divieto e sdogana l’operazione: “Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto”.
Tra un anno – perché De Laurentiis ovviamente dà per scontato l’immediato ritorno del Bari tra i professionisti – ci si porrà il problema, risolvibile cedendo ad altri il 51% delle quote e la legale rappresentanza del club.
Il problema vero si presenterà tra tre anni, quando il cronoprogramma del presidente prevede il grande ritorno dei pugliesi in Serie A. Lo venderà a qualcuno? Sceglierà tra Bari e Napoli? No, affatto. De Laurentiis lo ha già accennato ai suoi collaboratori: “Convinceremo il sistema sportivo italiano a cambiare le regole sulle multiproprietà. Faremo la rivoluzione”. Ci riuscirà?