Il ritorno degli Azzurri per i mondiali in Qatar, Mancini: “Daremo il massimo”
Il ritorno degli Azzurri per Qatar 2022, Mancini: “Daremo il massimo”
Sono trascorsi 50 giorni da quando gli Azzurri hanno conquistato il titolo di campioni d’Europa a Wembley, e adesso la Nazionale che ha fatto sognare l’Italia parte per una nuova corsa, quella per le qualificazioni ai Mondiali di calcio in Qatar nel 2022.
A Coverciano brilla ancora la coppa di Euro2020, grazie a cui la squadra esclusa da Russia 2018 ha ripreso forza, vigore e prestigio internazionale, ed è lì che Roberto Mancini ha presentato la nuova rosa, nella conferenza stampa organizzata in vista della prima partita, Italia-Bulgaria, che si giocherà a Firenze giovedì prossimo.
In questi 50 giorni “nulla è cambiato”, spiega il commissario tecnico, e confessa l’entusiasmo e l’orgoglio per aver fatto felici “noi e 60 milioni di italiani“. “Una cosa trasversale, dal bambino di 3-4 anni alle persone di 85. È la cosa più bella aver fatto tutti felici anche coloro non seguivano il calcio”, dice al Messaggero.
Adesso la Nazionale può ancora migliorare nei 14 mesi che la separano dal fischio di inizio in Qatar. “Ci sono ancora 5 gare di qualificazione e vanno prese con attenzione a cominciare da giovedì. Ci sono squadre con giocatori che sono in campo da prima di noi. Ora focus sulla qualificazione”, aggiunge l’ex centroavanti della Samp.
Il possibile ostacolo, spiega, potrebbe essere proprio il ritardo con cui – rispetto ad altri campionati – è iniziata la Serie A. “Incontriamo squadre che hanno calciatori con già 8-10 gare nelle gambe nei loro campionati”. Mai gli Azzurri, anticipa Mancini, sono decisi e “mai appagati” dalla vittoria a Wembley. “I nostri ragazzi prendono tutte le partite al massimo”, assicura.
Una Nazionale che è diventata e può continuare a essere un modello per tutti. “Io penso che i giocatori italiani diano molte garanzie, bisogna solo aver fiducia”, afferma Mancini, e aggiunge che grazie alla performance dei calciatori azzurri all’europeo c’è stata una svolta nel pensiero degli altri sul team di Coverciano.
“Me ne sono accorto anche durante l’Europeo leggendo quello che dicevano di noi. Non eravamo giudicati come difensivisti anche se prima di Wembley comunque avevamo vinto 4 mondiali, non poca cosa… Io credo che noi continuiamo ad essere i migliori al mondo nel difendere, ma all’Europeo abbiamo dimostrato di saper fare tutto, attaccando molto bene. Insomma, siamo stati completi”, racconta.
Adesso il Ct vorrebbe riprendere “da dove abbiamo lasciato, con il nostro modo di giocare e con la nostra convinzione”, dice. E sulla foto in fila alla salumeria di Jesi che quest’estate ha fatto il giro del mondo, spiega. “Ero davanti alla salumeria perché più di due non si poteva entrare, ma la bresaola era molto buona”.