Ancelotti al posto di Sarri: il Napoli ci ha guadagnato o perso?
Carlo Ancelotti da poche ore è il nuovo allenatore del Napoli. Prenderà il posto di Maurizio Sarri che ha guidato gli azzurri negli ultimi tre anni. Un cambio repentino che ha stupito, ma non troppo, gli appassionati di calcio.
De Laurentiis infatti, stizzito dal tergiversare del tecnico toscano, ha preso in mano la situazione e in poco tempo ha chiuso con l’ex allenatore del Bayern Monaco: contratto triennale.
Ma come cambia il Napoli? Giocherà nello stesso modo o ci sarà una rivoluzione tattica? E i giocatori? Resteranno tutti?
Fare un paragone tra Maurizio Sarri e Carlo Ancelotti non è cosa semplice. I due non si assomigliano molto. Né dal punto di vista tattico né mediatico.
Da una parte il toscano “maniaco” della tattica, dei movimenti, del bel gioco dei giocatori al servizio del gioco. Dall’altra l’emiliano che ha vinto tutto adattandosi ai suoi giocatori, l’allenatore che sa gestire i campioni come nessun altro e sopratutto sa vincere.
Esplicativa la frase usata da Mario Sconcerti nell’editoriale di oggi sul Corriere della Sera: “Sarri ha costruito tanto stupore, Ancelotti ha allenato e vinto con le squadre più grandi del mondo”.
Tatticamente potrebbe cambiare poco. “Ancelotti non cancella niente, il suo mestiere è aggiungere”, le parole di Sconcerti. E non ci metterà molto a prendere in mano il Napoli. L’idea di gioco però sarà meno fissa. Insomma, cambiare ogni tanto può anche fare bene.
Probabilmente il modulo base resterà il 4-3-3. Anche perché buttare nel cestino i progressi tattici fatti negli ultimi anni sarebbe un’eresia.
Per quanto riguarda i giocatori è tutto ancora un’incognita. I tifosi con l’arrivo di Ancelotti hanno iniziato a sognare grandi campioni affermati (Carletto ha sempre allenato squadre con grandi giocatori a disposizione).
Il mercato però deve ancora iniziare ed è tutto da verificare se De Laurentiis metterà grandi cifre a disposizione del direttore sportivo Giuntoli per rafforzare la rosa.
Di sicuro Ancelotti dovrà gestire la propria rosa in maniera differente rispetto a Sarri. Il toscano si è sempre affidato ai soliti noti (13-14 giocatori fidati). Scelta che il presidente De Laurentiis ha duramente criticato nel corso della stagione e che ha portato ad arrivare a fine stagione con il fiato un po’ corto. L’ex Bayern sarà quindi chiamato a utilizzare più giocatori possibile e magari non abbandonare le coppe con leggerezza come accaduto quest’anno.
L’obiettivo infatti sarà competere su tutti i fronti. Cosa che ad Ancelotti è riuscita molto bene nella sua carriera da allenatore. Anche se va evidenziato come Carlo sia più bravo a gestire le coppe rispetto al campionato.
Insomma, il Napoli ha voltato pagina. Avrà fatto bene? Il palmares di Ancelotti dice di sì, ma nel calcio non si sa mai.