Venditti e De Gregori incantano l’Olimpico: questa notte è ancora nostra
Due amici ritrovati. Antonello Venditti e Francesco De Gregori hanno mandato in visibilio i 45mila fan che ieri, 18 giugno, si sono riuniti allo stadio Olimpico di Roma per un concerto evento che apre il loro primo tour insieme, dopo 50 anni di carriera. Gli esordi al Folkstudio, la canzone impegnata degli anni ’70, poi le loro strade si sono divise per lungo tempo, fino a ritrovarsi ora, in un rapporto sincero e compiuto: “Ci sono stati alti e bassi. E ci possiamo mandare a fanculo da amici. Perché la fratellanza non può interrompersi mai”, aveva dichiarato Venditti prima della serata.
Oltre trenta brani e tre ore di spettacolo senza soste. Le loro voci chiare e riconoscibilissime, a 71 e 73 anni, da far invidia a tanti giovani colleghi. Una scenografia minimal, perché quando al centro del palco ci sono due mostri sacri come loro, gli orpelli risultano superflui. E così si va, un successo dietro l’altro. Si parte con “Bomba o non bomba”, passando per “La leva calcistica della classe ’68”, “Modena”, “Bufalo Bill”, “La Storia”, “Peppino”, “Generale”, “Sotto il segno dei Pesci”, “Che fantastica storia è la vita”.
A 50 anni esatti da Theorius Campus, il loro primo e unico disco insieme, Venditti e De Gregori hanno incantato i 45mila dell’Olimpico (neanche a dirlo sold-out) con una sfilza tambureggiante dei loro pezzi senza tempo, accompagnati dai musicisti delle rispettive band. La prima tappa di un tour che in estate li porterà a girare l’Italia, con venti date e oltre 100mila biglietti già venduti, in attesa del gran finale all’Arena di Verona del 5 ottobre.
Cantano le canzoni l’uno dell’altro, e l’alchimia è magica – al netto di qualcosa ancora da affinare – dando nuova linfa a brani intramontabili, che appaiono quasi come degli inediti. Un vero duo, dove però ognuno sa anche rispettosamente lasciare la scena all’amico ritrovato. Un giusto mix di due repertori sterminati, in una scaletta studiata nei minimi dettagli, come fosse una sceneggiatura, senza lasciar fuori nessuno dei capolavori più celebri. Sentito e commovente l’omaggio al comune amico Lucio Dalla con “Canzone”: vera gemma della serata, idea di Venditti.
Da “Ci vorrebbe un amico” a “Notte prima degli esami”, da “Rimmel” a “In questo mondo di ladri”: in tre ore di show si ripercorrono 50 anni di due carriere irripetibili, ma soprattutto un pezzo importante della storia della musica italiana. Venditti al pianoforte, De Gregori alla chitarra. “Partirono in due, ed erano abbastanza”.
Tra gli spalti tanti ospiti vip come Paolo Sorrentino, Virginia Raffaele, Marco Giallini, Checco Zalone, Rosella Sensi, Edoardo Leo e Gianrico Carofiglio. Ma anche l’allenatore Claudio Ranieri, grande amico di Venditti. E allora la serata dell’Olimpico non poteva non chiudersi sulle note di “Grazie Roma”, l’inno che accompagna i successi dei giallorossi. Un lungo viaggio nella musica che ha stregato i fan di tutte le età, e ha anche emozionato i due artisti, amici ritrovati e complici sul palco. “È passato un po’ di tempo. Ma è bellissimo”, ha detto Venditti. Ed è stato veramente magico. Questa notte è ancora nostra.