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Home » Spettacoli

Valeria Golino: “Il ruolo di Pretty Woman poteva essere mio, Julia Robert mi soffiò due film”

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Valeria Golino: “Il ruolo di Pretty Woman poteva essere mio”

Regista della serie L’arte della gioia, che uscirà al cinema in due parti per poi approdare in tv come serie, Valeria Golino si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha ripercorso la sua carriera e vita privata.

L’attrice, che in America ha girato ben 18 film, sui suoi trascorsi hollywoodiani ha raccontato: “Dustin Hoffmann mi regalava vitamine, Tom Cruise affettuosamente mi regalava quadri e orologi. Sono aneddoti che quasi non mi riguardano più. Sono successe tante altre cose belle e mancate, a parte il provino per Pretty Woman quando ero rimasta l’unica accanto a Julia Roberts”.

“Ecco, c’è una cosa che non ho mai rivelato. Ancora Julia Roberts mi fu preferita a Linea mortale di Joel Schumacher. Anzi, andò peggio. Lei rinunciò al film, poi due giorni prima che firmassi il contratto ci ripensò. Presero lei”.

Riguardo agli anni che passano, l’interprete afferma: “Faccio fatica nel quotidiano a vedere i cambiamenti del mio corpo, la manutenzione per cui mi servono più vitamine, devo camminare di più… Io per anni non ci ho dovuto pensare. Vedo delle asimmetrie che si creano nella faccia, non è facile per una donna che fa questo mestiere e si deve guardare in continuazione. Sul set vado meno a rivedermi sul monitor. C’è uno scollamento tra la percezione di me stessa e quello che sono veramente”.

Sulla mancata maternità, invece, Valeria Golino dichiara: “Mi pesava mentre cercavo di diventarlo. Ora vedo i bambini e mi sciolgo, ma non ho quel sentimento di perdita nel mio quotidiano. Anzi, forse ho un piccolo sollievo. Uno si adatta rispetto a quello che ti offre la vita”.

Sui suoi ex, invece, rivela: “Se ti riferisci a Riccardo Scamarcio o a Fabrizio Bentivoglio, se non ci si è fatti deliberatamente del male ci si vuole molto bene. E con loro due è così. Anch’io, con altri, ho fatto del male. Da sei anni sto con Fabio Palombi, che non fa cinema ed è più giovane di me. Per gli altri non penso sia un problema. Per me nemmeno, non ancora”.

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