È morta Valentina Cortese, una delle attrici di punta del cinema italiano degli anni Quaranta
È morta Valentina Cortese, una delle attrici di punta del cinema italiano
È morta all’età di 96 anni Valentina Cortese, tra le interpreti più importanti del cinema italiano.
L’attrice è deceduta a Milano, dove viveva.
La camera ardente verrà allestita al Piccolo teatro Grassi di Milano e sarà aperta giovedì 11, dalle 12 alle 19, a venerdì 12, dalle 8 alle 11.
I funerali si terranno venerdì 12 alle 11 nella Chiesa di San Marco.
Valentina Cortese chi era – Nata a Stresa il 1 gennaio del 1923, Valentina Cortese ha contribuito a fare la storia del cinema negli anni Quaranta.
L’attrice ottiene il suo primo ruolo nel 1940 ne L’orizzonte dipinto, mentre la notorietà arriva due anni più tardi con La cena delle beffe.
Partecipa poi a produzioni quali La regina di Navarra e Quartetto pazzo, ma è con I miserabili, del 1948, che diviene una vera e propria diva.
A quest’ultimo film partecipa anche Marcello Mastroianni, con il quale la Cortese tornerà a lavorare nel 1953 nel lungometraggio Lulù.
Nel 1948 ottiene un contratto con la casa di produzione statunitense 20th Century Fox e lavora con attori del calibro di James Stewart e Spencer Tracy in Malesia e con Ava Gardner e Humphrey Borgart in La contessa scalza del 1959.
In Italia, invece, lavora con Michelangelo Antonioni, che nel 1955 la dirige nella pellicola Le amiche, grazie alla quale vince il Nastro d’argento come Miglior attrice non protagonista.
Nel 1958, l’attrice si ritira dalle scene dopo il matrimonio con il collega Richard Basehart.
Dalle nozze, terminate con il divorzio nel 1960, nasce Jackie, che intraprenderà anche lui la carriera di attore.
A causa della gravidanza, Valentina Cortese fu costretta a rinunciare al ruolo di protagonista di Luci della ribalta, capolavoro di Charlie Chaplin interpretato poi da Claire Bloom.
Il ritorno sulle scene e il mancato Oscar
Tornata sulle scene, nel 1961 prende parte a Barabba, in cui recita al fianco di Anthony Quinn, Silvana Mangano e Vittorio Gassman, mentre nel 1964 Federico Fellini la sceglie per Giulietta degli spiriti.
Nello stesso anno recita con Ingrid Bergman in La vendetta della signora, mentre nel 1968 torna negli Usa per interpretare il film Quando muore una stella.
L’incontro, nei primi anni Settanta, con Giorgio Strehler, con il quale avrà anche una relazione, le permettono di mostrare anche le sue qualità di attrice drammatica.
Nel 1973, invece, recita in Effetto notte, vincitore dell’Oscar come Miglior film straniero, con cui ottiene anche una nomination alla statuetta come Miglior attrice non protagonista.
L’Oscar però andrà a Ingrid Bergman, la quale, durante la cerimonia di premiazione, si scusò con la Cortese poiché, a suo avviso, più meritevole di lei di aggiudicarsi il premio.
Importante anche il sodalizio con il regista Franco Zeffirelli, scomparso di recente, che l’ha diretta in Fratello sole, sorella luna, nello sceneggiato tv Gesù di Nazareth, e in Storia di una capinera.
La vita dell’attrice è stata raccontata nel libro Quanti sono i domani passati da cui Francesco Patierno si è ispirato per il lungometraggio Diva!
Presentata fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia, la pellicola ripercorre la vita dell’attrice con un cast tutto al femminile, composto, tra le altre, da Carolina Crescentini e Isabella Ferrari.