Vittorio Feltri ha commentato la petizione online contro Barbara D’Urso: “Una maialata”
La petizione online contro il programma di Barbara D’Urso, lanciata dopo la recita della preghiera “Eterno Riposo” in diretta su Canale 5, ha superato le 363mila firme. Il numero di sostenitori è visibile sulla piattaforma Change.org, che ha ospitato la raccolta firme “Cancellare il Programma della D’Urso”, in cui si chiede appunto che la trasmissione dove è andato in onda il “duetto” con Salvini per commemorare le vittime di Coronavirus, “Live Non è la D’Urso”, sia “cancellata definitivamente”. “Questa volta ha superato il limite”, spiega sul portale il promotore della petizione, Mattia Mat. “Ricordiamoci che l’Italia è un Paese laico e che abbiamo i nostri luoghi di culto e sacerdoti”.
L’eco della petizione ha raggiunto anche il direttore di Libero che, ultimamente, ha avuto molte discussioni con la conduttrice campana. Ma quella raccolta firme proprio non è stata digerita e ora Vittorio Feltri difende Barbara D’Urso.
“Mettersi lì col coltello tra i denti e organizzare una sorta di referendum per scacciare la D’Urso in versione religiosa è una maialata indegna di gente civile – scrive Vittorio Feltri -. Barbara lavora in una antenna privata, di proprietà di Silvio Berlusconi, non in un ente pubblico, pertanto ha il diritto di agire come le garba, al massimo sarà l’editore, non una banda di scriteriati, a licenziarla. Cosa che non avverrà dato che la presentatrice, quantunque non mi vada a genio, è una gallina dalle uova d’oro per il Cavaliere”.
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