La Corte dei Conti archivia l’inchiesta sullo stipendio di Fazio: “È regolare”. Il conduttore: “Danno d’immagine ormai è subito”
L'inchiesta riguardava il compenso di 2,2 milioni di euro annui percepiti dal conduttore di Che tempo che fa
Corte dei Conti: lo stipendio di Fazio è regolare. Il conduttore: “Danno d’immagine ormai è subito”
La Corte dei Conti ha deciso di archiviare l’inchiesta aperta sullo stipendio di Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa, ritenendo che la somma di 2,2 milioni di euro annui sia regolare. A darne notizia è il quotidiano Il Messaggero, secondo il quale i magistrati ritengono che non sussista alcun danno erariale.
Nelle motivazioni si legge infatti che il costo delle puntate “è stato inferiore del 50 per cento rispetto al costo medio dei programmi di intrattenimento Rai” e che i ricavi e lo share sono stati in linea con le aspettative.
La Corte dei Conti cita anche un parere dell’Avvocatura di Stato secondo il quale nella televisione pubblica le “prestazioni artistiche” non sono limitate ai 240mila euro annui, limite invece fissato per i dirigenti.
Il conduttore si è sfogato con un tweet in cui si legge: “Dopo un linciaggio durato anni, questo è l’ovvio finale”, e aggiunge: “Nel frattempo Che tempo che fa è su raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito”.
L’inchiesta sullo stipendio del noto conduttore Rai Fabio Fazio è stata aperta a maggio dopo un esposto del deputato di Italia Viva (all’epoca Pd) Michele Anzaldi, membro della commissione di vigilanza Rai.
Negli anni precedenti, lo stipendio di Fazio era stato preso di mira da diverse forze politiche, soprattutto dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle.