Stefano D’Orazio, la malattia e le cause della morte del batterista dei Pooh (ospiti a Sanremo 2023)
Stefano D’Orazio, la malattia e le cause della morte del batterista dei Pooh (ospiti a Sanremo 2023)
Quali sono state le cause della morte di Stefano D’Orazio, lo storico batterista dei Pooh che stasera saranno ospiti al Festival di Sanremo 2023 anche per ricordarlo? Stefano è morto il 6 novembre 2020 dopo aver contratto il Covid. Una notizia che ha sconvolto tutti gli appassionati di musica e non solo. Il batterista era ricoverato a Roma da una settimana in terapia intensiva, dopo aver contratto il Covid-19. Gli ex compagni di lavoro hanno taciuto la cosa per discrezione e nella speranza che le sue condizioni migliorassero, come sembrava in un primo tempo.
Come ha raccontato Franco Bagnasco sul nostro sito, l’annuncio della sua morte è stato dato su Twitter dall’amico Bobo Craxi. “D’Orazio, romanissimo, sferzante e sagace, dalla battuta sempre pronta, storico tombeur de femmes (fece molto parlare i rotocalchi la sua lunga relazione con la conduttrice Emanuela Folliero), aveva già lasciato i Pooh, a sorpresa, pochi anni prima, per godersi la vita e dedicarsi ad altri progetti, ma era tornato (insieme con il recuperato Riccardo Fogli) proprio per la tournée del cinquantennale”. Nel 2016, infatti, i Pooh avevano fatto una serie di concerti-evento per festeggiare i 50 anni di carriera, con anche Riccardo Fogli, che aveva poi deciso di lasciare la band e tentare la strada da solista.
L’amico Dodi Battaglia lo definiva così: “La persona più simpatica che conosca: intelligente, con mille attività e interessi. Ecco, a volte, portandone avanti così tanti tutti insieme, non sempre alcuni arrivano a definirsi”. Durante la prima ondata del Covid, Stefano D’Orazio aveva scritto Rinascerò, rinascerai, un inno dedicato alla città di Bergamo, particolarmente colpita dalla pandemia.
Ma quale era la malattia di Stefano d’Orazio ricordato stasera al Festival di Sanremo 2023 dai suoi amici ed ex colleghi? La moglie dopo la notizia del decesso ha smentito che il marito avesse la leucemia ma non ha precisato di quale malattia soffrisse anche se, grazie ad alcuni medici di Siena, era stata trovata una cura che stava avendo ottimi risultati. Alla fine è arrivata la febbre, una febbre altissima che l’ha costretta a optare per il ricovero firmando così la condanna ad una morte solitaria. Per via di questione di sicurezza, infatti, la moglie non poteva rimanergli accanto in ospedale e questo l’ha segnata per sempre: “Non gli ho potuto fare una carezza, non ho più potuto fare nulla per lui… È crudele tutto ciò”. Stefano d’Orazio si è spento il 6 novembre del 2020 al Policlinico Universitario Agostino Gemelli.