Speciale Tg1 La guerra di Erdogan: stasera cambio di programmazione su Rai 1
Inizialmente era previsto il film The Help, sostituito da uno speciale con aggiornamenti sulla crisi in Siria
Speciale Tg1 La guerra di Erdogan: con Francesco Giorgino e il premier Conte
Cambio di programmazione per Rai 1 stasera 16 ottobre 2019: al posto del film The Help va infatti in onda uno speciale Tg1 dal titolo La guerra di Erdogan, un approfondimento in diretta su quanto sta accadendo tra Turchia e Siria.
Lo speciale, a cura della redazione del Tg1, racconterò gli ultimi aggiornamenti sulla crisi in Siria, con collegamenti in diretta grazie all’inviata della Rai Lucia Goracci e analisi in studio con giornalisti e analisti. Appuntamento dunque stasera 16 ottobre 2019 su Rai 1 dalle 21.25.
A condurre lo speciale è Francesco Giorgino. In studio anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tra gli ospiti anche Staffan De Mistura, già inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria; Dario Fabbri della rivista di politica internazionale Limes; Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e Asmae Dachan, giornalista, teologa e scrittrice.
In diretta dal fronte Lucia Goracci e Ilario Piagnarelli. Poi, collegamenti con i corrispondenti Claudio Pagliara dagli Stati Uniti, Marc Innaro da Mosca e Alberto Romagnoli da Bruxelles e servizi di Paolo di Giannantonio, Amedeo Ricucci e Maria Rosa Gianniti.
Ma quali sono le ultime novità sulla guerra in Siria?
Speciale Tg1 La guerra di Erdogan: le ultime dalla Siria
Sono trascorsi otto giorni dalla prima offensiva della Turchia contro i curdi in Siria. L’esercito turco continua la sua avanzata nel nord est del Paese e ieri il teatro dello scontro è stata la città di Manbij. I bombardamenti dell’aviazione turca hanno colpito nella notte Ras al Ayn, uno dei centri strategici al confine tra Turchia e Siria, mentre in queste ore sono in corso violenti scontri tra i combattenti curdi appoggiati dalle forze dell’esercito siriano e i miliziani arabi filo-Ankara nei pressi dell’autostrada strategica M4, che attraversa il nord della Siria da Aleppo fino alla frontiera irachena.
Intanto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà oggi i leader repubblicani e democratici del Congresso americano, irritati per la sua decisione di ritirare le truppe statunitensi dal territorio. La Russia ieri ha permesso un incontro tra i rappresentanti dei miliziani curdi e delle truppe di Damasco per tentare di trovare un accordo sulla gestione del conflitto e il presidente russo Vladimir Putin questa mattina ha invitato Erdogan a Mosca.
Molti paesi membri dell’Unione europea hanno reagito bloccando l’export delle armi verso la Turchia. Ieri è arrivato l’annuncio del ministro degli Esteri del Regno Unito Raab che ha deciso di bloccare ” soltanto i nuovi contratti” per la fornitura di armamenti. Anche il ministro degli Esteri Di Maio ha ribadito in un’informativa alla Camera che fermerà l’esportazione delle armi italiane in Turchia e che valuterà un’istruttoria anche sui vecchi contratti. Nessun accenno invece al contingente Nato presente in Turchia per difendere Ankara dagli attacchi della Siria.