Simona Ventura contro Fabrizio Corona: “Era diabolico, faceva stalking”
La conduttrice, ospite a La confessione, ha raccontato aneddoti del suo passato
Simona Ventura contro Fabrizio Corona: “Era diabolico, faceva stalking”
Ospite a La confessione di Peter Gomez (in onda sul Nove), Simona Ventura ha raccontato altri dettagli del suo passato, in particolare del suoi legame con Lele Mora e Fabrizio Corona.
La puntata, andata in onda venerdì 20 dicembre 2019, ha visto la conduttrice come protagonista indiscussa della serata, insieme ai suoi fantasmi del passato.
Simona ha iniziato a raccontare dell’agenzia di Lele Mora, che lanciò la sua carriera. “Lele Mora è stato una persona a me molto vicina, è durato più il sodalizio con lui che il mio matrimonio”, ha spiegato la Ventura.
Ma, con l’arrivo del successo, qualcosa si è rotto. “Quando è cominciato un certo tipo di successo che non si basava più sul talento ma su personaggi come Costantino e Daniele, c’è stato un vortice che l’ha sopraffatto. Le nostre strade si sono separate perché quell’agenzia non aveva più la stessa mission che avevo io. Ho detto a Lele: o scegli me o altre persone. Lui ha scelto altre persone”.
Simona Ventura e il terrore di Fabrizio Corona: “Era diabolico”
E così parte il discorso Fabrizio Corona. A causa sua, la Ventura fu addirittura chiamata a testimoniare nell’inchiesta Vallettopoli. Corona per quel caso fu rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti di Simona, riguardo una lettera aperta che raccontava del legame con Lele Mora e che i legali della Ventura definirono intimidatoria.
“Quello che stava facendo Corona era stalking”, ha riassunto Simona, spiegando di come una volta, in Sardegna, si trovò i paparazzi fuori alla chiesa di domenica, un evento mai accaduto prima. “Da lì è iniziata una cosa strana. Vedevo i paparazzi dovunque andassi. Ho cominciato a non fidarmi più di Lele, così quando mi chiedeva dov’ero gli mentivo”.
Simona l’ha definito diabolico. “Ha tentato di beccarmi tante volte ma non ci è mai riuscito. E lui è stato diabolico ma non intelligente, se lo fosse stato, noi eravamo morti. La sua foga l’ha fatto sbagliare”.
Simona spiega anche quando fu convocata da Woodcock: “È stato terribile, non ero abituata a queste cose. Mi chiamarono al Servizio centrale operativo di Roma, avevo il cuore in gola. Mi fecero registrare un colloquio con Corona. Avevo una paura pazzesca, facevo la bonifica in casa. Se merita quello che sta subendo ora? Mi sembra tanto, ma lui non riesce a frenare, non capisce qual è il limite che non deve attraversare. Lui, con il fatto di sentirsi invincibile, si è schiantato all’ultimo miglio”.
La Ventura termina la puntata de La confessione con un messaggio diretto a Corona: “Caro Fabrizio, abbiamo litigato tanto. Ti ho imputato tante cose, e tu a me. Mi hai fatto testimoniare a un processo. Ma credimi che in questo momento mi dispiace per quello che sta accadendo. Non provo vendetta, non provo rancore. Sono umanamente vicina a te, a tuo figlio, alla tua famiglia. Eri un ragazzo meraviglioso e intelligente, ci sono cose belle che hai fatto. Ricomincia da quelle per ricostruire il Fabrizio Corona che ho conosciuto fino a un certo punto. Ti auguro ogni bene”.