Sanremo 2023, top e flop della prima serata del Festival
Sanremo 2023, top e flop della prima serata del Festival
SANREMO 2023 TOP E FLOP – Chi è stato il migliore ieri sera? E il peggiore? Dopo la prima serata del Festival di Sanremo 2023, il nostro Renzo Di Falco dice la sua con le sue particolari pagelle: i Top e Flop del Festival. Ecco chi è andato bene e chi no:
AMADEUS
Ha costruito un’edizione sulla carta fortissima, con hype mai così grande, confezionando una prima serata tutto sommato ben dosata pur con qualche lungaggine propria della liturgia del festival. D’altronde Sanremo è sempre Sanremo.
ROBERTO BENIGNI
Il suo omaggio alla Costituzione fatto con parole semplici, unito alla presenza magnetica del Presidente Mattarella (la prima volta, storica, della carica più importante dello Stato all’Ariston) e a Gianni Morandi che canta l’inno nazionale, ne hanno fatto un momento davvero emozionante.
MARCO MENGONI
Se entri Papa e esca cardinale al momento non è dato sapere visto che le dinamiche del Festival sono particolari, ma tra testo e interpretazione potrebbe vincere a mani basse con una canzone intensa che cresce ad ogni ascolto, proprio a dieci anni dal suo primo trionfo.
CHIARA FERRAGNI
È brava, disinvolta e fa meglio di molte sue colleghe che hanno avuto quel ruolo in precedenza. Smentisce chi professa quella distanza irraggiungibile tra mondo dei social e televisione.
IL MONOLOGO DI CHIARA FERRAGNI
Brava, dicevamo, fino al momento del solito monologo evitabile, intriso di buonismo, pieno di retorica ed egoriferito nel quale la Chiara donna adulta e affermata scrive alla sua versione bambina infilando confusamente concetti che vanno dal self power, al femminismo e bla bla. Letteralmente cinque minuti di noia.
MR RAIN
Pezzo che sa di già sentito: è un po’ La Fine di Nesli, un po’ coro dei bambini della pubblicità del Pandoro, e la melodia ricalca Read All About It di Emeli Sandé. Stilisticamente, non proprio a fuoco.
BLANCO
“Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera…” canterebbe il Morgan di tre anni fa vedendo Blanco che sfoga la rabbia per problemi di audio sul palco durante l’esibizione distruggendo i fiori dell’Ariston. Un gesto immaturo che ha contrariato il pubblico e che rischia di essere un boomerang per questo artista.