Sanremo 2023, Mario Adinolfi commenta il bacio tra Fedez e Rosa Chemical: “Atto sodomitico garrulo”
Sanremo 2023, Mario Adinolfi commenta il bacio tra Fedez e Rosa Chemical
Un “atto sodomitico garrulo”: così Mario Adinolfi ha definito il bacio tra Fedez e Rosa Chemical andato in scena nell’ultima serata del Festival di Sanremo 2023 in onda su Rai 1 nella serata di sabato 11 febbraio 2023.
L’ex leader del Popolo della Famiglia, fondatore insieme a Simone Di Stefano di Alternativa per l’Italia, ha infatti scritto sul suo profilo Twitter a proposito della performance dei due: “Fedez, geloso della centralità della moglie, s’è voluto prendere la scena con la modalità “Alvaro Vitali”. Mi si nota di più se simulo l’atto sodomitico garrulo in platea o se mi dedico al bacio appassionato maschile? E, ops, la Ferragni è sparita, era una che leggeva cartoncini”.
Fedez, geloso della centralità della moglie, s’è voluto prendere la scena con la modalità “Alvaro Vitali”. Mi si nota di più se simulo l’atto sodomitico garrulo in platea o se mi dedico al bacio appassionato maschile? E, ops, la Ferragni è sparita, era una che leggeva cartoncini.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) February 12, 2023
Poco prima dell’inizio della serata finale della kermesse musicale, sempre sui social, Adinolfi aveva scritto: “Stasera termina il festival di Sanremo. Tifo Coma Cose e Ultimo, che anche stavolta resterà dietro, probabilmente vince Mengoni. Aria da podio per Mr Rain, Lazza, Tananai”.
“Nel festival più genderfluid di sempre pagano le donne. C’erano 5 star (Giorgia, Oxa, Madame, Elodie, Levante) ma con la direzione Rai di Stefano Coletta le donne sono contorno e vallette. Attenzione, questa è proprio una regola generale: l’affermazione di gay e neutrals è sempre a scapito delle donne, è sempre Alberto Matano che fa fuori Lorella Cuccarini”.
“La sex war che alcune femministe agitano contro il “patriarcato” dovrebbe avere altri obiettivi; più avanzano queste logiche “fluide” più le donne, specie se madri o giovani e dunque potenzialmente madri, saranno i bersagli da colpire” aveva concluso Mario Adinolfi.