Sanremo 2021, il testo integrale del monologo di Giuliano Sangiorgi nella terza serata del Festival
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Un intenso monologo quello di Giuliano Sangiorgi, il cantante dei Negramaro, in apertura della terza serata del Festival di Sanremo 2021 di oggi, 4 marzo. Una puntata come da tradizione speciale quella del giovedì al Festival, dedicata alle Cover. I 26 Big in gara infatti si esibiscono, da soli o con ospiti, rendendo omaggio alle grandi canzoni d’autore italiane. In particolare all’inizio di questa serata i Negramaro, super ospiti, hanno ricordato il grande Lucio Dalla, nel giorno del suo compleanno, proponendo una bella versione della sua storica e indimenticabile 4 marzo 1943. A seguire i Negramaro si sono esibiti in uno dei loro più grandi successi, Meraviglioso, cover di un brano di Domenico Modugno. Ecco il testo integrale del monologo (discorso) di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro al Festival di Sanremo 2021.
Il testo integrale del monologo di Giuliano Sangiorgi al Festival di Sanremo 2021
C’è un momento esatto in cui le parole, quelle da sole, non bastano a dire, per davvero, tutto quello che pensiamo e sentiamo. Che poi, tutto quello che pensiamo non ci starebbe nemmeno in un oceano… Si sa, mica lo puoi bloccare, non lo puoi recintare! Il pensiero, come l’oceano, non lo puoi confinare…
e “chi pensa è muto come un pesce anzi è un pesce e come pesce non lo puoi bloccare”, nemmeno quello…
E allora in questo mare così grande, così maestoso e continuamente in tempesta, ma pur sempre troppo piccolo per contenere il pensiero tutto, c’è un posto che galleggia leggero, leggerissimo sulle nostre vite, un’isola felice, che riesce a farlo, e lì, pensieri e parole nuotano liberi, vanno giù in profondità, negli abissi più remoti a scandagliare con il loro radar fondali mai attraversati prima, per poi risalire, carichi di tanti altri colori e tante altre vite… tutte quelle vite che ci appartengono, che sogniamo, che fuggiamo e poi ancora via, nel “mare aperto e poi giù, il deserto e poi ancora in alto, con un grande salto…”. Atterriamo su quest’isola… E solo grazie a quest’isola, restiamo “anime salve, in terra e in mare” capaci di dire ogni giorno “che grande questo tempo, che bella compagnia!” e lo si fa cantando… Si chiama “canzone” questo posto ed è un posto meraviglioso, in cui perfino il tuo dolore, potrà guarire poi “meraviglioso”!
Chi sono i Negramaro: carriera e canzoni
Il gruppo trae il nome un vitigno della terra d’origine della band, il Salento, in Puglia. La band è stata fondata nel 2000 a Copertino da Sangiorgi, Carlà e Spedicato, a cui si sono presto aggiunti, nell’agosto dello stesso anno, Mariano, De Rocco e Tasco. A due mesi dalla fondazione registrano un demo contenente i brani Es-senza, Gravido, Non scappo più, Astolfo e la rivisitazione di Amarsi un po’ di Lucio Battisti; successivamente tengono svariate esibizioni dal vivo, diventano ben presto un fenomeno emergente del circuito alternativo.
Nel 2001 la band entra nel novero dei dieci finalisti del concorso Brand: New Talent di MTV e nello stesso anno si aggiudica la vittoria del Tim Tour, culminato con un concerto pubblico a Palermo. Nel giugno 2002 i Negramaro pubblicano l’EP 000577, composto da tre inediti e una traccia video, e al termine dell’anno ottengono un contratto discografico con la Sugar, etichetta guidata da Caterina Caselli. Il primo album dei Negramaro, dal titolo omonimo, è stato pubblicato nel 2003, venendo anticipato il 7 febbraio dal singolo Solo. L’anno successivo è stata la volta del secondo album in studio 000577, con il quale il gruppo comincia ad affermarsi nel circuito mainstream. L’album dei Negramaro vede la produzione di Corrado Rustici in alcuni brani: è l’inizio di una collaborazione artistica che si ripeterà per Mentre tutto scorre (2005) e La finestra (2007). A conferma delle esibizioni dal vivo del gruppo rock salentino, i Negramaro partecipano, negli anni, a tutti i principali festival italiani, come il concerto del Primo Maggio, l’Heineken Jammin’ Festival, il Meeting etichette indipendenti di Faenza, l’Arezzo Wave e l’MTV Day.