Sanremo 2020, la lettera di Salini: “Amadeus ha sbagliato ma ha chiesto scusa. Il brano di Junior Cally non è contestabile”
Sanremo 2020, la lettera dell’ad Salini
L’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha risposto con una lettera alle proteste di una trentina di deputate Pd per le parole del conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo Amadeus (che facendo riferimento a Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi aveva parlato di “capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro” in conferenza stampa).
“Un errore”, legato a una “frase inappropriata” di Amadeus, che tuttavia “ha chiarito cosa intendesse dire, scusandosi con tutte le donne”, le parole dell’ad. Un episodio che non può però far dimenticare “ciò che la Rai sta facendo, al festival di Sanremo e in tutta la sua programmazione, per veicolare una corretta rappresentazione dell’immagine delle donne e della doverosa promozione della parità”.
Lo stesso Amadeus “ben prima dell’incidente che lo ha visto involontario protagonista, ha voluto che sul palco di Sanremo trovasse posto la denuncia della violenza contro le donne e ha scelto di chiamare una donna a parlarne”, Rula Jebreal.
“Violenza, sessismo e misoginia” restano “inaccettabili” e sarebbero stati “immediata ragione di non ammissione” per Junior Cally tra i Big a Sanremo. “Ma la canzone in gara non si presta a queste contestazioni” prosegue Salini tornando sulla vicenda del rapper accusato di sessismo e linguaggio violento contro le donne per una canzone del 2017.
“Ci siamo interrogati su come affrontare il problema, mettendo insieme il Regolamento della competizione e valutazioni di altro tipo: abbiamo pensato – ha spiegato l’ad della Rai, Salini – che il nostro dovere fosse tenere la valutazione delle proposte artistiche entro il perimetro della competizione canora di quest’anno”.