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Perché i Pooh si sono sciolti: il motivo dell’addio prima della reunion con Riccardo Fogli a Sanremo 2023

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Perché i Pooh si sono sciolti: il motivo dell’addio prima della reunion con Riccardo Fogli a Sanremo 2023

Perché i Pooh si sono sciolti, prima della reunion con Riccardo Fogli di oggi – 7 febbraio – al Festival di Sanremo 2023? La storica band formatasi nel lontano 1966 a Bologna nel 2016 ha annunciato lo stop. La fine del loro rapporto lavorativo. In un arco di tempo decennale il complesso ha collezionato un numero di successi del tutto invidiabile e impareggiabile: 31 album pubblicati, vincitori di 15 Telegatti e persino insigniti del titolo di Cavalieri della Repubblica Italiana nel 1986. Insomma, una carriera da record!

Quindi, come detto, l’addio nel 2016. Per quale motivo? Apparentemente nessun particolare litigio o astio tra i membri del gruppo. Anzi, tutti sono rimasti tristi per la decisione presa. Roby Facchinetti, dopo quattro anni di silenzio, nel 2020 ha deciso di rilasciare un’intervista al “Corriere della Sera”. Il leader del gruppo si è mostrato vulnerabile e ancora sensibile nei confronti dell’argomento, ammettendo di essere particolarmente dispiaciuto dello scioglimento.

Ha raccontato i momenti migliori e quelli meno brillanti trascorsi assieme ai suoi ex-colleghi musicisti; in particolare ha parlato di Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh, il quale ha deciso abbandonare il gruppo perché, a detta sua, “non aveva più nulla da dare”. Un’affermazione che trovò la comprensione di Dodi Battaglia, ma non quella di Red Canzian e dello stesso Roby Facchinetti. Poi la morte di Stefano D’Orazio per Covid ha definitivamente chiuso le porte a un definitivo ritorno della band. Che però stasera, 7 febbraio, salirà sul palco del Festival di Sanremo 2023 (con Riccardo Fogli) per ricordare l’amico e per una reunion che farà impazzire fan e non solo.

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