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Pino D’Angiò, la malattia del cantante ospite a Domenica In con i Bnkr44

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Pino D’Angiò, la malattia del cantante ospite a Domenica In con i Bnkr44

Pino D’Angiò è un grande artista, che abbiamo rivisto sul palco di Sanremo 2024 nella serata dei duetti con i Bnkr44 con la sua hit più famosa: “Ma quale idea”. Oggi sono ospiti a Domenica In. Un’icona pop degli anni Ottanta, che ha dovuto affrontare lunghe terapie, ma ora ha ripreso ad esibirsi dal vivo. La sua Ma quale idea, nata nel 1980, è una canzone senza tempo. “La devi ringraziare perché ti ha cambiato la vita, ma certe volti la odi perché la gente ti riconosce per quella, come se avessi fatto solo quella. Ho fatto una valanga di cose, anche più importanti”, ha commentato il cantante.

Pino D’Angiò ha avuto diverse malattie: due tumori polmonari, una trombosi agli arti inferiori, un infarto, un arresto cardiaco e un sarcoma. Sono sei le operazioni subite alla gola che hanno danneggiato fortemente le sue corde vocali: oggi Pino ne ha solamente una. All’anagrafe Giuseppe Chierchia, Pino D’Angiò è nato a Pompei nel 1952, ma ha vissuto la sua infanzia negli Stati Uniti per il lavoro di suo padre. È diventato noto in Italia nel pieno degli anni ’80 grazie al suo brano iconico Ma quale idea (che ha portato a Sanremo) e anche per essere stato autore di diversi artisti tra cui Mina.

“Mi avevano dato sei mesi di vita. Mi sono organizzato la morte a tavolino, decidendo cosa comprare e vendere” – ha raccontato il cantante dalle pagine del Corriere della Sera. “Dopo tre mesi mi hanno fatto una Tac, guarito. I medici sembravano delusi, mi guardavano come per dire: ‘Come ti permetti di uscire da una statistica?” – prosegue il cantautore che è riuscito a salvarsi, ma non si sente un miracolato. “Mi sembra offensivo verso i miracoli. Sono stato fortunato, tutto qua: quando ho avuto il primo tumore mi sono chiesto: perché proprio a me? E poi quando è sparito, mi sono fatto la stessa domanda: perché proprio a me?” – ha detto.

Come sta adesso Pino D’Angiò? “Benino. Potevo stare meglio, ma potevo anche stare molto peggio. Potevo anche non esserci più. Va bene così, son contento di come sto e mi diverto ancora come un pazzo. Il modo di fare musica non è cambiato, ma se abbasso il tono, la mia voce diventa un’altra. Molto bassa ma senza affanni. Con un buon microfono posso fare un rap, magari a 0,4 decibel. Ringraziamo la Madonna che mi è rimasto questo”.

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