Pane e libertà, il cast della miniserie di Rai 1 con Pierfrancesco Favino
Pane e libertà, il cast della miniserie di Rai 1: attori e personaggi
Pane e libertà è la miniserie di Rai 1 che torna in replica venerdì 1 maggio 2020: nel cast tanti attori famosi a cominciare da Pierfrancesco Favino nei panni del protagonista, il sindacalista Giuseppe Di Vittorio, scomparso mezzo secolo fa. Si tratta di due episodi da seguire in prima serata nel giorno della Festa dei lavoratori. Pane e liberà è tratta da una storia vera e si avvale della colonna sonora del maestro Ennio Morricone. Ma qual è il cast di Pane e Libertà? Chi sono gli attori e i personaggi?
Il cast
Nel cast vediamo Pierfrancesco Favino recitare nelle vesti del protagonista, Giuseppe Di Vittorio. Al suo fianco Raffaella Rea che interpreta Carolina Morra, mentre Massimo Wertmuller è Palmiro Togliatti. Francesco Salvi interpreta Bruno Buozzi, mentre Danilo Nigrelli interpreta Nunzio il massaro. E ancora vediamo Giuseppe Zeno interpretare il Barone Orlando Rubino, Giovanni Esposito interpreta Tonino ed Ernesto Mahieux interpreta un ambulante. Federica De Cola è Anita, Emilio Bonucci è Achille Grandi e Anna Ferruzzo veste i panni della madre di Giuseppe Di Vittorio. Ecco l’elenco completo degli attori e i personaggi interpretati:
- Pierfrancesco Favino: Giuseppe Di Vittorio
- Raffaella Rea: Carolina Morra
- Massimo Wertmüller: Palmiro Togliatti
- Francesco Salvi: Bruno Buozzi
- Danilo Nigrelli: Nunzio il massaro
- Giuseppe Zeno: Barone Orlando Rubino
- Giovanni Esposito: Tonino
- Ernesto Mahieux: Ambulante
- Federica De Cola: Anita
- Emilio Bonucci: Achille Grandi
- Anna Ferruzzo: Madre di Giuseppe Di Vittorio
Pane e libertà cast: la trama
Ma di cosa parla la fiction con Pierfrancesco Favino in onda su Rai 1? Qual è la trama? Siamo in Puglia, alla fine dell’800. Dopo la morte di suo padre, Giuseppe Di Vittorio, ancora bambino, è costretto ad abbandonare la scuola per andare a lavorare nei campi come spaventacorvi, insieme agli altri braccianti di Cerignola. Qualcuno doveva infatti sostenere i bisogni della famiglia e, nel suo caso, quel qualcuno era lui. Sfruttato dai marchesi Rubino-Rossi e maltrattato dai padroni della terra, il giovane Giuseppe assiste alla morte violenta del suo amico, colpevole soltanto di aver chiesto un pezzo di pane in più da mangiare.
Giuseppe era soltanto un bambino, ma è da quel momento che dentro di sé inizia a fare tesoro delle cattive esperienze per lottare da adulto. Una volta cresciuto, infatti, Di Vittorio da semianalfabeta qual era si trasforma in un sindacalista rivoluzionario, difendendo i diritti dei lavoratori e della dignità umana. Giuseppe sarà il primo a organizzare uno sciopero per i diritti dei braccianti. Nel 1920, fu candidato ed eletto in Parlamento nelle file del PSI. Nel mentre, si sposa e ha due figli. Il sopraggiungere del fascismo lo costringerà a scappare e trovare rifugio all’estero. Bersagliere a Monte Zebio, comunica al fianco di Gramsci e Togliatti, combattente antifascista durante la guerra civile spagnola, incarcerato poi dai nazisti a Parigi e liberato dai partigiani.
La storia di Giuseppe Di Vittorio, come riporta la trama di Pane e libertà, lo vede anche tra le file delle brigate Garibaldi. Ha continuato a lottare anche per l’unione dei comunisti, socialisti e democristiani in un unico sindacato, la CGIL. Nell’immediato dopoguerra, fu eletto primo segretario generale della CGIL e membro dell’Assemblea Costituente nelle file del PCI. Appuntamento dunque questa sera, 1 maggio 2020, con Pane e libertà dalle 21.25 su Rai 1.