Chi è padre Georg Gaenswein, l’arcivescovo che è stato vicino a Papa Ratzinger
Chi è padre Georg Gaenswein, l’arcivescovo che è stato vicino a Papa Ratzinger: età, anni, carriera, origini, Benedetto XVI, libro
Segretario particolare di Papa Benedetto XVI, Padre Georg Gaenswein per Ratzinger è stato come un figlio. Gli è stato infatti vicino fino alla fine. Era stato suo segretario particolare durante il pontificato, fino alle storiche dimissioni nel 2013. Poco prima era stato nominato arcivescovo e prefetto della Casa Pontificia, ruolo che ha mantenuto durante il pontificato di Papa Francesco.
“Io in Vaticano ho il privilegio e la responsabilità di servire due Papi, il Pontefice emerito Benedetto XVI come suo segretario e il Papa regnante, Francesco, in qualità di Prefetto della Casa Pontificia. All’inizio, lo devo ammettere, è stato piuttosto faticoso, ma poi mi sono abituato a stare accanto a due grandi personalità, servendo loro e, di conseguenza, anche la Chiesa”, ha raccontato padre Georg.
Nato in Germania il 30 luglio 1956, nella cittadina di Riedrn am Wald, presso Friburgo, Gaenswein viene ordinato sacerdote il 31 maggio 1984. Il trasferimento in Vaticano a metà degli anni Novanta, su invito dell’allora cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Ratzinger, colpito dalle sue doti di giovane studioso di Diritto Canonico, disciplina che insegnerà alla Pontificia Università della Santa Croce (Opus Dei) a Roma.
Da quel momento fu sempre al fianco del teologo tedesco, fino alla morte nei mesi scorsi a 95 anni. Nel 2003 la nomina a segretario del cardinale Ratzinger, divenendo il suo braccio destro negli ultimi due anni all’ex Sant’Uffizio e, successivamente, durante il Pontificato e nei circa dieci anni di Papa emerito, nei primi due mesi nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo e successivamente all’ex monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano.
In tutti questi ultimi anni di vita del Papa tedesco, dopo le dimissioni, padre Georg Gaenswein è stato il tramite tra Ratzinger e il mondo esterno, divenendo testimone del suo nuovo servizio alla Chiesa con la preghiera, la meditazione e il silenzio. Il Papa infatti ha deciso di ritirarsi e apparire rarissimamente in pubblico, fornendo informazioni ai media che chiedevano notizie sulla vita e lo stato di salute di Ratzinger.
Parlando delle storiche dimissioni di Benedetto XVI, padre Georg ha commentato: “La decisione era talmente grave che in quel momento avevo personalmente immaginato un’aspettativa di vita di Benedetto XVI di non più di un anno (ma di anni ne sono passati quasi 10, ndr). Quando perciò il 28 febbraio 2013 lasciammo insieme il Palazzo Apostolico, tutto il mondo fu testimone di come non riuscii a trattenere le lacrime…”.
Negli anni di ritiro del Papa gli è stato sempre vicino, nelle preghiere e nelle meditazioni: Ratzinger è uscito dal suo ritiro solo in due occasioni, in una giornata di vacanza a Castel Gandolfo, su pressante invito di papa Francesco, e per correre in Germania al capezzale del fratello Georg pochi giorni prima della morte nel Luglio del 2021.
“Benedetto XVI, pur essendo lucido, è una persona anziana che ha problemi di deambulazione, e col passare del tempo si sta spegnendo lentamente come una candela…”, aveva detto poco tempo fa padre Georg Gaenswein. E ancora lo aveva difeso dalle accuse di mancato controllo su casi di pedofilia nella Chiesa. In un evento nei mesi scorsi in Germania, organizzato per il conferimento dell’annuale Premio Ratzinger, tra le lacrime e fermandosi più volte, Gaenswein riferisce che il Papa Emerito gli aveva pregato di portare i suoi saluti ai partecipanti al convegno confidandogli che non avrebbe “mai immaginato come fosse lunga la strada per arrivare alla porta del Paradiso”.
Parlando con i giornalisti, padre Georg aveva raccontato qual era la giornata tipo di Ratzinger: la giornata iniziava con la Santa Messa, in cui lo stesso monsignor Gänswein era in genere il celebrante principale, visto che Benedetto XVI era da tempo sulla sedia a rotelle. Concelebrata comunque sull’altare. I due recitavano anche insieme la Liturgia delle Ore, e poi facevano colazione. Benedetto XVI si dedicava quindi alla lettura, a rispondere alla corrispondenza e a informarsi sugli eventi nella Chiesa e nel mondo.
Subito prima di pranzo, i due recitavano un’altra parte della Liturgia delle Ore, e dopo il pasto Papa Benedetto riposava. In seguito, recitava i Vespri. Durante il pomeriggio, Benedetto leggeva o chiedeva a qualcuno di farlo per lui. Per via dell’indebolimento dovuto all’età, riceveva raramente visite. Alla fine del pomeriggio passeggiava sulla sedia a rotelle elettrica nei Giardini Vaticani mentre recitava il Rosario. La cena viene servita presto, e poi il Papa emerito guardava il notiziario della televisione italiana e concludeva la giornata recitando la Compieta.