Le mogli di Maurizio Costanzo: da Lori Sammartino a Maria De Filippi
Le mogli di Maurizio Costanzo: da Lori Sammartino a Maria De Filippi
Maurizio Costanzo, morto oggi – 24 febbraio 2023 – all’età di 84 anni nel corso della sua vita piena di successi lavorativi ha avuto una vita privata abbastanza movimentata. In tutto si è sposato quattro volte: la prima nel 1963, l’ultima nel 1995.
Il giornalista, nato a Roma il 28 agosto del 1938 da famiglia originaria di Ortona, si sposa la prima volta nel 1963 con la fotoreporter Lori Sammartino. In seguito, dal 1973 al 1984, è stato invece coniugato con la giornalista Flaminia Morandi, dalla quale ha avuto due figli: Camilla e Saverio, oggi regista cinematografico e di serie televisive. Costanzo e la Morandi si sono poi separati alla fine degli anni settanta.
Nel 1978 ha iniziato una relazione con l’attrice, regista, sceneggiatrice e doppiatrice Simona Izzo, con la quale ha convissuto dal 1983 al 1986. Il 7 giugno 1989 si è invece sposato con la conduttrice televisiva Marta Flavi, dalla quale ha divorziato nel 1995. Infine, il 28 agosto 1995 si è sposato con l’attuale moglie Maria De Filippi. Il matrimonio venne celebrato con rito civile presso il Comune di Roma dall’allora sindaco Francesco Rutelli. Nel 2002 la coppia ha preso in affido e poi adottato un bambino.
Nella puntata del Maurizio Costanzo Show del 5 novembre 2022 ha ammesso di avere avuto un legame con l’attrice Giovanna Ralli in gioventù, probabilmente nei primi anni ’60.
L’amore per Maria De Filippi
“In tante coppie uno dice dell’altro che ne è orgoglioso, ma non è scontato, io lo sono davvero perché Maria è la testimonianza che ci ho visto giusto”, ha spiegato Maurizio Costanzo a Silvia Toffanin, in collegamento con lo studio di Verissimo. “Io mi sono sposato quattro volte, ce ne ho messo di tempo per trovare quella giusta. Non si può riuscire al primo colpo”, scherzò il giornalista. La domanda più gettonata, negli anni, è stata quale era il segreto per la tenuta del loro amore. “L’affetto e il rispetto. L’affetto è una cosa ben più seria dell’amore, il rispetto non è appena il parlare bene. Se sono romantico? Beh sì, anche se lo nascondo”.