È Maria De Filippi che vuole Cuccarini al posto di D’Urso per la domenica pomeriggio di Canale 5
Ci sarebbe la mano forte ma ben curata, il maglio perforante di Maria De Filippi, dietro la suggestiva ipotesi circolata nei giorni scorsi sui media e partita a sorpresa da TvBlog: Lorella Cuccarini da settembre al timone del programma che prenderà il posto della defunta Domenica Live di Barbara D’Urso. Stando a quanto risulta a TPI dai rumors nei corridoi Mediaset, la regina dell’audience del polo privato, dal suo quartier generale romano, sembra stia muovendo tutte le pedine e caldeggiando non poco l’arrivo della show-girl nel dì di festa di Canale 5.
L’ipotesi da sapido retroscena viene suffragata anche da alcune considerazioni fattuali: quest’anno Cuccarini è passata in punta di piedi a Mediaset (dopo la traumatica esperienza de La vita in diretta su Rai1 in tandem con Alberto Matano, che ora viaggia spedito da solo) sedendosi fra i giurati di Amici, il classico da boom d’ascolti della signora Costanzo.
La lady di ferro pavese, inoltre, non ha – e non è un mistero per nessuno – grande simpatia per Barbara D’Urso. Soprattutto da quando, nel marzo scorso, miss #caffeuccio ha ospitato colui che si dichiarò fidanzato di Antonella Elia, l’attore Pietro Delle Piane, che ha messo in dubbio la veridicità di quanto da lui stesso raccontato a Temptation Island, altra perla del carniere di Maria. La quale è andata su tutte le furie per quell’ombra gettata sulla sua creatura e ha fatto partire comunicati stampa di fuoco sino a far tremare anche le porte girevoli di Cologno Monzese.
L’operazione “Cuccarini l’ho voluta io” sarebbe non solo una grossa prova di forza interna a Mediaset dopo lo “sgarro” d’ursiano, ma consentirebbe a Maria di tamponare la già prevista chiusura di Domenica Live con un volto “amico”, magari un po’ più attento e strategico anche nel piazzare volta per volta i tanti potenziali ospiti della ricca scuderia defilippiana.
Giova ricordare che esisterebbe una clausola nel contratto di Nostra Signora dell’Audience che vieta a D’Urso di ospitare personaggi usciti dai reality e dai talent di Maria. Il problema, con Cuccarini al comando, ovviamente non esisterebbe più.
Vista dalla prospettiva dell’azienda, invece, assecondare De Filippi (che ha il contratto in scadenza a giugno: un accordo che né lei né Mediaset possono permettersi di veder sfumare) sarebbe un favore più che accettabile. Della serie: prima il sacrificio umano di D’Urso, che perde due programmi su tre restando alla guida del solo Pomeriggio 5, per placare le ire e ingraziarsi i favori della Dea degli ascolti, poi la legittimazione della sua favorita.
Atto che consente anche di ridurre le pretese di Elisa Isoardi, la quale pare si fosse intestardita nel voler ottenere la conduzione della domenica pomeriggio della rete ammiraglia, e che a quanto sembra dovrà accontentarsi di una sorta di Mattino 5 weekend. Se la domenica la vuole Mary, anche per interposta persona, chi si azzarderebbe mai a fiatare?
C’è poi un discorso d’insieme, strategico, che non si può eludere: il ridimensionamento di Barbara D’Urso è una decisione molto intelligente per Mediaset, che prova ad affrontare così in modo serio il problema forse più grande del suo palinesesto, ovvero la staticità. Quella reale, che è figlia non solo di format e volti in onda spesso da lustri, e quella percepita, che risulta inevitabile se hai programmi come il Gf Vip di Alfonso Signorini, in onda per sei mesi l’anno due volte la settimana e una D’Urso che spunta ovunque da ere geologiche sulla rete ammiraglia con proposte omologhe.
L’immagine complessiva viene inevitabilmente condizionata e fagocitata da questo tipo di (per così dire) lunga serialità. Nel caso del Grande Fratello Vip inevitabile, in tempi di crisi, per economie di scala. Ma di certo attenuabile nel caso D’Urso.
Insomma, pare che le nuove parole d’ordine di Pier Silvio Berlusconi & Friends (anche dopo qualche riflessione sul successo di Pio e Amedeo) siano: novità e avanti tutta con l’intrattenimento.
Ne fa le spese soprattutto il manager Mauro Crippa, a capo di Videonews, che in un colpo solo perde sia il pomeriggio che la sera della domenica, dove si collocherà Enrico Papi con Scherzi a parte, una tra le più classiche produzioni interne di Canale 5. A beneficio di Alessandro Salem, che guida invece il comparto varietà.
Il tutto in attesa di capire anche quale sarà il futuro di Paolo Bonolis, seguito da Lucio Presta, manager che fu anche della stessa Lorella Cuccarini. La quale, se l’affaire dovesse andare in porto, difficilmente farà rivivere la storica Buona domenica con Marco Columbro o chi per lui.
Dopo la scottatura mataniana e qualche altro impasse negli ultimi anni, la nostra ha troppa voglia di rivincite solitarie per accettare conduzioni in coppia. Lorella è una professionista di livello e padrona del varietà. L’unica perplessità che viene dalle voci dei corridoi Mediaset è sugli ascolti.
La nostra andrebbe a scontrarsi direttamente con l’eterna Domenica in di Mara Venier, su Rai1. È vero che anche in questo caso siamo di fronte a un programma un po’ usurato, ma la matronale, burrosa e rassicurante Venier è come il tè Maraviglia: “Piace alla mamma, alla nonna, alla figlia” (cit.). Ma anche ai mariti e ai rispettivi cugini. Una sfida molto, forse troppo difficile, anche se un tempo potevi fregiarti del titolo di “Più amata dagli italiani”.