Luciano Pavarotti: come e quando è morto, le cause della morte
Luciano Pavarotti: come e quando è morto, le cause della morte
Questa sera, 24 aprile 2020, Rai 1 omaggerà Luciano Pavarotti trasmettendo il docufilm di Ron Howard sulla vita del tenore italiano più famoso al mondo. Verrà ripercorsa tutta la straordinaria vita dell’artista italiano fino agli ultimi giorni di vita e al ricordo dei famigliari e degli amici. Ma come è morto Luciano Pavarotti? Quando? Dove? Domande che in molti si stanno ponendo. Di seguito le risposte.
Luciano Pavarotti è morto all’età di 71 anni verso le 5 del mattino del 6 settembre 2007 nella sua villa a Santa Maria del Mugnano (Modena), dove era tornato il 25 agosto dopo un ricovero di 18 giorni nel Centro oncologico del Policlinico. Le cause della morte? Un tumore. Per la precisione: tumore al pancreas. Gli specialisti lo hanno seguito fino all’ultimo anche a domicilio, dove era stata allestita una stanza in cui poté fruire delle cure, per quella che il maestro sperava potesse essere una convalescenza.
I sanitari si attennero fino alla fine alla consegna del silenzio e alla tutela della privacy voluta dalla famiglia, fino all’annuncio della morte dato dal manager dell’artista, Terry Robson, con un comunicato ufficiale. “Il maestro ha combattuto una lunga, dura battaglia contro il tumore”. Poi le parole dell’artista: “Penso – lasciò detto Luciano Pavarotti – che una vita per la musica sia un’esistenza spesa meravigliosamente ed è questo a cui ho dedicato la mia vita”.
I funerali
Dopo la morte Modena tributò un omaggio di commozione e di affetto al suo Luciano Pavarotti: centomila persone – tra cui l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – si recarono alla camera ardente in cattedrale, dove Pavarotti riposava in una bara bianca, con uno smoking simile a quelli con cui era andato in scena mille volte e un papillon bianco, in mano un rosario e un fazzoletto bianco; cinquantamila quelle che seguirono dalle piazze e dalle strade del centro storico i funerali in Duomo, trasmessi in diretta tv e da due maxischermi allestiti in piazza Grande e piazza Sant’Agostino.
Alle esequie presero parte tantissimi vip (da Bono Vox degli U2, star del ‘Pavarotti & Friends’, a Franco Zeffirelli e Carla Fracci) e politici tra cui l’allora premier Romano Prodi che durante la messa disse: “E’ un onore rendere omaggio al suo genio a nome di tutta l’Italia. Pavarotti ha fatto della musica uno strumento per la vita e contro la guerra”. All’uscita del feretro, in piazza Grande, il saluto della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, poi il trasferimento al piccolo cimitero di Montale Rangone, alle porte della città.