Little Tony: le cause della morte e malattia del cantante
Little Tony: le cause della morte e malattia del cantante
Quali sono state le cause della morte di Little Tony che è stato ricordato oggi – 28 maggio 2023 – a Domenica In? Il cantante è morto all’età di 72 anni la sera del 27 maggio 2013 presso la clinica Villa Margherita di Roma dove si trovava ricoverato dal 16 marzo a causa di un tumore. Aveva fatto la sua ultima apparizione televisiva il 9 marzo nel programma I migliori anni di Carlo Conti, cantando Riderà e Cuore matto. In quell’occasione, prima di cantare Cuore matto, aveva ricordato il giorno in cui andò a fare le prove per poi inciderla, ed era poco convinto della canzone, che considerava una “canzoncina”, e inoltre aveva già inciso Riderà; dopo le prove si sedette e dietro di lui sentì una voce dirgli: “Hai una canzone che venderà milioni di dischi, è un’idea… fantastica!”. Quella voce era di Domenico Modugno.
I funerali di Little Tony si sono tenuti il 30 maggio 2013 presso il Santuario della Madonna del Divino Amore, dopo la quale le sue spoglie sono state portate nel cimitero di Tivoli. Dopo la sua morte gli è stato dedicato un memorial presentato da Fanny Cadeo e Fernando Monteleone, durante il quale sono state premiate le associazioni con cui Tony collaborava. Il 13 marzo 2018 è poi morto suo fratello Enrico all’età di 75 anni.
Chi era
Abbiamo visto le cause della morte di Little Tony, pseudonimo di Antonio Ciacci, ma cosa sappiamo su di lui? Il cantante è nato a Tivoli il 9 febbraio 1941. E’ stato un cantante e attore sammarinese, interprete di numerosi successi come Cuore matto, Riderà e 24 mila baci, cantata in coppia con Adriano Celentano e classificatasi seconda al Festival di Sanremo 1961. Cittadino della Repubblica di San Marino nato in Italia, a Tivoli, di famiglia sammarinese da sette generazioni, e con i genitori entrambi originari di Chiesanuova, è vissuto quasi sempre in Italia, senza però mai richiedere la cittadinanza italiana.
Figlio di Candida Latini, ha incominciato giovanissimo a interessarsi di musica, grazie a una passione di famiglia che accomunava suo padre Novino, cantante e fisarmonicista, uno zio, Settembrino, chitarrista, e i suoi due fratelli, anch’essi musicisti: Enrico (1942-2018), chitarrista, e Alberto (1938), bassista. Le sue prime apparizioni canore sono i ristoranti dei Castelli Romani a cui seguono i locali da ballo, le balere e teatri d’avanspettacolo.
Nel 1958, durante uno spettacolo al Teatro Smeraldo di Milano, viene notato da un impresario inglese, Jack Good, che lo convince a partire con i suoi fratelli per l’Inghilterra. Qui Antonio assume il nome d’arte di Little Tony, come omaggio a quello di Little Richard e nasce il gruppo “Little Tony and His Brothers”. “A 16 anni sono andato a Londra senza una lira e senza sapere una parola di inglese a misurarmi con gente come Cliff Richard – ha raccontato -. Prendevo il treno a carbone e andavo a Manchester da dove andava in onda il programma Boys Meet Girls che ha fatto la storia del rock in tv. L’anno dopo il programma si intitolava Wham! – è da qui che George Michael ha preso il nome della sua prima band – e io ero ospite fisso. Uno degli autori di Elvis scrisse per me Too Good, che arrivò nella top 20 inglese nel 1959”.