Stanotte a Venezia, Lino Guanciale è di nuovo Casanova al fianco di Alberto Angela
Stanotte a Venezia, Lino Guanciale è di nuovo Casanova al fianco di Alberto Angela
Questa sera, in replica, torna Stanotte a Venezia, il programma condotto da Alberto Angela che porterà il pubblico in giro per la bella città, ricca di bellezze culturali. Al suo fianco ci saranno diversi ospiti, primo tra tutti Lino Guanciale che tornerà a calarsi nelle vesti di Giacomo Casanova.
Il programma di Angela torna in replica su Rai 1 e parte mercoledì 25 marzo 2020, con la prima puntata che mostrerà fra calli e campielli la città notturna, tra i suoi misteri e le sue bellezze. Quella che un tempo è stata la città di Goldoni, di Marco Polo e di Casanova, questa sera sarà alla mercé del pubblico italiano, che potrà ammirare i capolavori del Giorgione oppure L’uomo vitruviano di Leonardo.
“Nei musei, puoi girare soltanto di notte. Volevo trasferire questa sensazione notturna anche al pubblico. Quando sei da solo e hai un’opera davanti cambia tutto. L’idea di fondo del programma è questa. Abbiamo iniziato con il Museo egizio di Torino perché è il primo museo egizio al di fuori dell’Egitto. Il programma si basa su questa formula: l’ultimo visitatore va via e il direttore ti lascia la chiave del museo fino all’alba”, ha spiegato Alberto Angela.
Lino Guanciale in Stanotte a Venezia torna a interpretare Casanova
Nella puntata di questa sera, l’amatissimo attore Lino Guanciale interpreta ancora una volta Giacomo Casanova. Al suo fianco, ci saranno anche altri ospiti come Giancarlo Giannini che interpreta Carlo Goldoni. La prima volta che Lino Guanciale ha interpretato il bel Casanova era il 2017 e aveva pubblicizzato la sua partecipazione al programma con un post su Facebook spiegando: “Ed ecco il motivo del viaggio: indegnamente, per una notte, Casanova a Venezia!! L’acqua alta a Piazza San Marco ha come unico lato positivo il fascino della riflessione luminosa, come potete vedere… Per Alberto Angela, “Stanotte a Venezia”, su Rai1 a giugno. Ho già un po’di nostalgia di Canali, Campi e Calli”.