La reazione di Selvaggia Lucarelli all’intervista di Fazio a Chiara Ferragni
Chiara Ferragni è stata ospitata da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa nell’attesissima puntata di domenica 3 marzo, causando una serie di reazione contrastanti da parte di chi l’ha ascoltata e in particolare da parte di Selvaggia Lucarelli. Fra tweet ironici, sfottò e analisi l’opinionista assesta nuovi colpi pubblicando anche un fotomontaggio dello slogan di Ferragni a Sanremo: “Pensati libera… dalle domande”, riferito al metodo usato da Fazio per realizzare l’intervista.
Analizzando le parole di Chiara circa il caso della beneficenza per il pandoro Balocco, Lucarelli fa notare che “non si era accorta di aver sbagliato fino alla multa, è per quello che un anno fa aveva bloccato la parola Balocco nei commenti sul suo Instagram”.” Comunque possiamo stare qui a scrivere e commentare fino a domani, ma al di là dei Pandori e del resto, al di là dell’assenza di domande, è il vuoto. Avvilente assenza di pensiero e grammatica. E comunque ora mi aspetto che l’Antitrust multi i consumatori coglioni che fraintendono perché è ora di finirla di fraintendere. Che poi fate prendere le multe a Chiara che è in buonafede e pubblicizza la beneficenza che fanno gli altri perché confida nell’emulazione”, afferma l’opinionista.
Usciamo dal Pandoro, vediamo altro. Scelgo uno dei famosi FRAINTENDIMENTI di cui parla Ferragni, così mi dite se siamo noi che capiamo male o se lei DICE UNA COSA CHE NON CORRISPONDE AL VERO. In questo caso SOLO il ricavato delle bambole vedute sul suo sito The blonde salad… pic.twitter.com/oEHhnDBVld
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) March 3, 2024
Per smontare la tesi dell’errore di comunicazione, Lucarelli pubblica anche uno dei video incriminati in cui la Ferragni parla della bambola Trudi, ricordando che nell’inchiesta ormai non ci sono solo i pandori. “Ditemi se siamo noi a capire male o se lei dice una cosa che non corrisponde al vero. In questo caso solo il ricavato delle bambole vedute sul suo sito The blonde salad andava in beneficenza (e non il ricavato dalla vendita nei negozi e sul sito di Trudi). Vi sembra che dica questo (anche nei sottotitoli) o siamo noi coglioni che fraintendiamo?”.