La battaglia di Hacksaw Ridge, la storia vera da cui è tratto il film di Mel Gibson
La battaglia di Hacksaw Ridge, la storia vera da cui è tratto il film di Mel Gibson
Nel 2017, Mel Gibson ha portato al cinema un film tratto da una storia realmente accaduta con un protagonista le cui origini appartengono alla vita vera. Si tratta de La battaglia di Hacksaw Ridge, una pellicola drammatica ambientata durante la seconda Guerra Mondiale che racconta la storia di Desmond Doss, il primo obiettore di coscienza dell’esercito americano. All’epoca, essere un obiettore di coscienza non era visto con onore, ma come una banale scusa per deporre le armi e non prendere parte al combattimento. Il supporto che Desmond riuscì a dare alla sua truppa però fu di fondamentale importanza.
Il film, ambientato nel 1942, racconta del giovane Desmond, cresciuto in una famiglia di fede avventista della Virginia, che si arruola nell’esercito dopo le truppe giapponesi hanno attaccato Pearl Harbor. Doss però non vuole impugnare il fucile, vuole soccorrere i soldati feriti sul campo, e questo sarà motivo di scherno da parte dei suoi compagni d’avventura, anche durante l’allenamento. Quando poi, giunti sul campo di battaglia, Desmond proverà di essere utile e anzi indispensabile, gli altri cambieranno idea.
A interpretare il coraggioso Desmond è Andrew Garfield, noto al pubblico del grande schermo per aver interpretato Spider-Man al fianco di Emma Stone (con la quale ha avuto anche una relazione d’amore, poi naufragata). Il personaggio di Desmond Doss è realmente esistito e questo film è un suo biopic, ma Gibson ha anche ricostruito una parte della Battaglia di Okinawa durante la Seconda Guerra Mondiale.
La battaglia di Hacksaw Ridge, la storia vera
Partiamo da chi era Desmond Doss nella vita vera. Nato in Virginia nel 1919, sin da piccolo i genitori lo educano alla non-violenza. Desmond, che è anche vegetariano, segue la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno e, dopo le scuole medie, inizia subito a lavorare per aiutare la famiglia, chiusa nella stretta della Grande Depressione dell’epoca. Quando poi, nel 1942, decide di arruolarsi per servire l’America, Desmond dovrà mettere in discussione tutta la sua vita. Coerente al suo credo e all’educazione ricevuta dalla famiglia, Desmond dichiara sin da subito di non voler impugnare le armi, si rifiuta di uccidere e vuole servire l’esercito soltanto soccorrendo i feriti.
In un paese sconquassato dalla guerra, non è certo la prima priorità per l’esercito portare con sé un obiettore di coscienza che non è disposto ad uccidere il nemico. Eppure Desmond non cede e alla fine viene indirizzato al reparto medico. Prima di trionfare nella battaglia di Okinawa (1945), Desmond l’anno precedente a Guam e nelle Filippine ottiene due medaglie di bronzo per il suo impegno al fronte. L’eroismo dimostrato a Okinawa gli fruttò la medaglia ad onore dal Presidente Truman. Ma le battaglie per Desmond non finirono lì. Tornato dalla guerra, riabbracciò la moglie Dorothy che aveva già sposato nel 1942; insieme ebbero un figlio, ma Desmond dalla guerra portò anche la tubercolosi, una malattia che prima lo privò di un polmone e cinque costole, poi dell’udito a causa di un’overdose di antibiotici. Ciò nonostante, Desmond lottò duramente per rimanere in vita. Morì nel 2006, nel mentre si risposò con un’altra donna dopo essere rimasto vedovo.
Per quanto riguarda la battaglia di Okinawa, ricostruirla non è stato semplice per Mel Gibson. Quella battaglia fu la più sanguinolenta della Seconda Guerra Mondiale e durò dal primo aprile al 22 giugno 1945.