La battaglia dei sessi, la storia vera a cui s’ispira il film
La battaglia dei sessi, la storia vera a cui s’ispira il film
Su Rai 3 arriva in prima serata il film La battaglia dei sessi, una pellicola del 2017 con Emma Stone e Steve Carell i cui eventi narrati sono realmente accaduti e di fatto si riferiscono a ciò che accadde negli anni ’70 nel mondo del tennis. Il 20 settembre 1973 si tenne una partita di tennis diventata tra le più seguite e chiacchierate al mondo e che vide in campo Bobby Riggs, ex campione di tennis, e la giovane Billie Jean King. Curiosi di sapere la storia vera?
La storia vera
Quella che viene ricordata come la partita del secolo è avvenuta il 20 settembre 1973 ma, prima di arrivare a quel fatidico momento, è importante fare luce anche sui retroscena. La partita che oggi è ancora ricordata come “la battaglia dei sessi” ha visto in campo Bobby Riggs e Billie Jean King, una partita giocata a Houston, in Texas, e che vedeva sfidarsi un uomo e una donna. All’epoca, Riggs aveva 55 anni e si era ritirato da tempo dal tennis professionistico (erano trascorsi 14 anni in realtà) dopo aver incassato la vittoria al torneo di Wimbledon e due US open. Riggs però voleva acquisire di nuovo la popolarità e così, nel febbraio 1973, organizzò una conferenza stampa dove sostenne che il tennis maschile era nettamente superiore a quello femminil e che, nonostante la sua età, avrebbe potuto battere facilmente le migliori tenniste dell’epoca. Il suo riferimento era chiaramente rivolto all’australiana Margaret Court, che inciampò per prima nel suo tranello, e la californiana Billie Jean King. Mentre quest’ultima preferì non accettare la provocazione, la Court invece decise di sfidare Riggs. La tennista, 30 anni, era al primo posto della classifica (mentre la King era al secondo) e accettò la sfida convinta di poterlo battere (reputava Riggs un tizio dalla bocca larga). La Court invece perse in soli 57 minuti, Riggs vinse due set (6-2, 6-1) e quell’episodio è ricordato nella storia come il Mother’s Day Massacre (perché coincideva con la festa della mamma). La Kings aveva guardato la partita e in quel momento capì di dover intervenire. Billie Jean King aveva 29 anni ed era considerata una paladina dei diritti delle donne, si batteva per far sì che le tenniste venissero pagate tanto quanto gli uomini (di lì a poco avrebbe fondato la WTA, l’associazione internazionale delle tenniste professioniste).
La partita tra King e Riggs avvenne il 20 settembre 1973, all’Astrodomo di Houston in Texas: in palio un premio di 100mila dollari. Entrambi i protagonisti avevano alimentato grande aspettativa per quell’evento. Riggs infatti aveva dichiarato che il posto delle donne “era a letto e in cucina, in quest’ordine”. Quel giorno erano presenti più di 30mila persone all’Astrodomo e oltre 90 milioni di spettatori guardarono l’incontro in tv e non soltanto americani. La King fece un ingresso da teatro, come una Cleopadra moderna, circondata da piume rosa e trasportata su una lettiga dorata da quattro ragazzotti a petto nudo. Riggs invece arrivò su un carro trainato da modelle. La partita terminò con la vittoria di Billie Jean King per 6-4, 6-3 e 6-3. Riggs, sconfitto, scavalcò la rete e le strinse la mano, poi all’orecchio le disse: “Ti avevo sottovalutata”. Dopo la partita, Riggs si chiude da solo in una camera d’hotel e, dopo una lunga riflessione, decise di sfidare la King per un’altra partita. Lei rifiutò; non c’era nient’altro da dimostrare.
La battaglia dei sessi è poi diventato un film, che Rai 3 vi trasmette questa sera – giovedì 8 ottobre 2020 – alle ore 21:20.