Il diritto di contare, la storia vera di Katherine Johnson da cui è tratto il film
Il diritto di contare, la storia vera da cui è tratto il film
Tratto dall’omonimo romanzo di Margot Lee Shetterly, Il diritto di contare è un film del 2016 diretto da Theodore Melfi che ha ottenuto tra candidature agli Oscar e nel cast vede la presenza di volti importanti in quel di Hollywood come Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monae. La storia trae spunto dal romanzo della Shetterly, che a sua volta ha raccontato la storia di Katherine Johnson, una donna realmente esistita e che ha davvero lavorato alla Nasa. Vediamo qual è la storia vera che si cela dietro il film Il diritto di contare.
La storia vera: chi era Katherine Johnson
Il nome completo di Katherine Johnson era Creola Katherine Johnson nata Coleman. È stata una matematica, informatica e fisica statunitense e ha contribuito alla scienza dell’aeronautica e ai programmi spaziali, partendo dal primo utilizzo dei computer elettronici digitali per conto della Nasa. Il suo lavoro per la Nasa era prettamente tecnico: calcolava le traiettorie delle orbite, paraboliche e iperboliche, le finestre di lancio e i percorsi di ritorno di emergenza per gli astronauti. Ha lavorato alle missioni di John Glenn, Alan Shepard e ha lavorato ai voli lunari del programma Apollo. Nonostante avesse iniziato la carriera d’insegnante, Katherine decise di darsi alla carriera scientifica e, sapendo che la Nasa stava assumendo donne afroamericane per il dipartimento di Guida e Navigazione, si candidò e ottenne l’incarico nel 1953.
Pare che in un primo momento lavorò in un gruppo di donne che eseguivano calcoli matematici ma la conoscenza che aveva in merito alla geometria analitica le permise di fare il salto di qualità: fu la prima donna ad essere inclusa nelle riunioni di redazione. Da quando fu assunta fino al 1958 lavorò come calcolatrice, qui conobbe anche Dorothy Vaughan, la sua supervisionatrice. Dal 1958 fino a quando si ritirò nel 1986, lavorò come ingegnere aerospaziale. Nel 1959 calcolò la traiettoria per il primo volo spaziale assegnato ad Alan Shepard, in seguito lavorò con computer digitali e, ormai guadagnata la fiducia del team, calcolò anche la traiettoria per la missione sulla Luna dell’Apollo 11 del 1969. Durante l’allunaggio, Katherine Johnson era ad una riunione davanti a una piccola tv per guardare i primi passi degli astronauti sulla Luna grazie al lavoro lavoro. Si mise all’opera anche nel 1970 per la missione di Apollo 13. Lavorò anche al programma Space Shuttle. Katherine è morta nel 2020 all’età di 101 anni.