Le cause della morte di Goffredo Mameli
Le cause della morte di Goffredo Mameli
Quali sono state le cause della morte di Goffredo Mameli, l’autore dell’inno italiano ricordato nella serie tv Rai: “Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia”? Goffredo Mameli dei Mannelli, poeta e patriota italiano, morì a 21 anni a Roma nel 1849 in seguito a una ferita infetta che si procurò durante la difesa della Repubblica Romana. Per l’esattezza morì il 6 luglio 1849. Quell’anno la Repubblica romana viene attaccata dai francesi accorsi in difesa delle truppe del Papa e sul Gianicolo i volontari si batterono. Tra questi c’era Mameli, che il 3 giugno 1849 venne colpito alla gamba per poi morire pochi giorni dopo.
Sulla morte di Goffredo Mameli circolano due versioni: una secondo la quale sarebbe stato ferito per sbaglio dalla baionetta di un commilitone; l’altra, più diffusa e accreditata, sostiene invece che sia stato raggiunto da una fucilata francese. In ogni caso, fu trasportato dai compagni all’ospedale di Trinità dei Pellegrini, dove venne visitato e curato dal medico Pietro Maestri. Le condizioni apparvero immediatamente molto gravi. Lo si è appreso dalle parole scritte da Maestri ad Agostino Bertani qualche tempo dopo: “Ferito il giorno 3 giugno nei primi momenti dell’azione, fu portato all’ospedale privo di sensi. Io lo vidi dopo tre ore circa, in uno stato quasi di stupefazione. Non era bene in sé stesso e cadeva in gravi e frequenti deliqui. Pallido e sparuto nel volto, quasi avesse sofferto più mesi di malattia: nei pochi momenti in cui non gli mancava la coscienza di sé accusava dolori spasmodici in conseguenza della ferita”.
Il vero problema fu però la gangrena, che Maestri osservò dopo quattro giorni. Quando Bertani vide per la prima volta la gamba di Goffredo Mameli era il 19 giugno e la gangrena era arrivata a quattro dita sotto al ginocchio, e dopo un consulto con Maestri e altri medici si decise di amputare. L’intervento fu eseguito dal chirurgo Paolo Maria Baroni e giudicato positivamente da Bertani, data la modesta perdita di sangue e la corretta chiusura del moncone.
Nulla si poté fare comunque contro la sopravvenuta infezione, che peggiorò gradualmente fino a causare la morte per setticemia di Mameli il 6 luglio 1849, alle 7.30 del mattino, a 21 anni, nell’ospizio di Trinità dei Pellegrini.
Così Bertani descrisse poi nel suo diario gli ultimi istanti di vita di Goffredo Mameli: “Il dì 6 luglio, alle sette e mezzo di mattina, cantando, quasi conscio di sé, attendendo che gli passasse quell’accesso nervoso come lo chiamava, ebbe pochi momenti di agonia”. Il padre, il contrammiraglio Giorgio, accorse da Genova al capezzale del figlio, ma giunse troppo tardi.
Goffredo Mameli, celebrato nella serie tv Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia, fu sepolto nella chiesa di Santa Maria in Monticelli e quindi nei sotterranei della chiesa delle Stimmate; dopo la presa di Porta Pia la sua salma fu ritrovata e trasportata al Verano, dove è il suo monumento funebre. Le sue spoglie riposano al Gianicolo, dove furono traslate nel 1941 nel ricostruito Mausoleo Ossario Garibaldino.