Game of Thrones 8, la grande battaglia nel terzo episodio: ecco cosa è successo
GAME OF THRONES 8×03 – Questa puntata di Game of Thrones verrà ricordata anche negli anni a venire. Un episodio chiave, di forte impatto e non esente da critiche. Perché di passi falsi ne sono stati fatti diversi, ma è impossibile negare che 82 minuti d’intrattenimento sono volati, costellati di ansia, paura e dubbi. Un cocktail micidiale, ma necessario per rendere omaggio alla grande battaglia che si è consumata in questa terza puntata de Il Trono di Spade. Una battaglia necessaria, chiacchierata, temuta e da noi fan tanto bramata.
La grande battaglia ha finalmente inizio e l’attesa ci ha reso un po’ tutti come Sam ad inizio puntata, con le mani tremanti, il fiato mozzato in gola e la consapevolezza di poterci rimettere la pelle.
Siamo a metà stagione, l’ultima di Game of Thrones, e il momento più atteso degli ultimi anni è finalmente giunto. Vivi contro non-morti, draghi contro draghi, lotta e sacrificio: questo episodio di Game of Thrones ha tutto quello che serve in 82 minuti di angoscia pura.
Inutile dire che, chi desidera evitare spoiler, non deve proseguire con la lettura.
Game of Thrones 8×03 | La grande battaglia
L’inverno sta arrivando. Così Game of Thrones ha addestrato i suoi fan sin dal primo momento. E l’inverno, quello vero, ha completamente inondato questo terzo episodio.
Al timone, il Re della Notte pronto a sferzare ondate di vento gelido in sella al suo possente drago non-morto, intenzionato a depistare i nostri eroi.
Partiamo da un presupposto importante: questa era una battaglia con poche chance di successo. Ogni soldato perso in battaglia poteva essere un soldato acquisito dai non-morti (e, di fatto, così è stato), il che avrebbe potuto condurre a uno scenario apocalittico.
Dothraki, Immacolati, bruti, Guardiani della Notte, Lannister, Targaryen, Stark, persino Spettro. Tutti schierati per la grande battaglia contro gli Estranei.
L’episodio si apre con il grande ritorno di Melisandre la quale, nonostante fosse stata bandita da Grande Inverno dopo aver messo al rogo la piccola Shireen Baratheon, si è aperta un varco tra i non-morti e ha deciso di combattere la sua ultima battaglia. Nonostante sia poco chiaro il come abbia fatto a palesarsi indisturbata al cospetto dell’esercito del Nord (senza essere aggredita dagli Estranei), Melisandre è riuscita a dare quell’aiuto che Daenerys, impegnata a svolazzare nella neve, non ha poi prestato.
Con il fuoco di Melisandre, parte la prima ondata di Dothraki che poco dopo torna sconfitta e impaurita. Provocati, gli Estranei reagiscono e invadono Grande Inverno. Nessuno può tenere testa a un esercito della morte e ben presto la fortezza cade, i cancelli si superano e gli eroi iniziano a cadere.
Game of Thrones 8×03 | I sacrificati
Una battaglia crudele, quella della Lunga Notte, che forse avrebbe potuto mietere più vittime di quelle che possiamo contare.
La giovane e coraggiosissima Lyanna Mormont è la prima da citare. Una donna leader, nonostante la tenera età, che ha abbattuto il gigante nemico con abilità e furbizia rimettendoci la vita.
A seguire, Dolorous Edd che ha salvato la pelle di Sam più di una volta; e ancora Beric Dondarrion, Lord di Blackhaven, tornato in vita tante volte soltanto per poter salvare Arya Stark durante la battaglia contro i non-morti.
Theon Greyjoy è stato un personaggio che ha sbagliato molte volte e ha sofferto – e pagato – per questo, forse fin troppo. Pentito, Theon ha scelto di sacrificarsi per il Nord e non solo: la sua devozione è per Sansa, per la sua famiglia, ed è proprio per difendere Bran dal Re della Notte che Theon Greyjoy se n’è andato. Una morte che ha cercato di cancellare la codardia del passato.
Ser Jorah Mormont, il fidato braccio destro di Daenerys Targaryen, ha combattuto fino all’ultimo per salvare la sua Regina dalla morte. Ed è lì che si è spento, tra le braccia della donna che ha sempre amato e che non ha mai potuto avere. Un uomo che ha conosciuto il retrogusto amaro dell’amore e ciò nonostante non si è mai tirato indietro, dimostrando una lealtà cieca che in pochi conoscono.
Infine, Melisandre ha fatto ritorno a Grande Inverno per combattere la sua ultima battaglia. Il suo ritorno era stato professato nella settima stagione, quando la donna aveva detto a Varys: “Tornerò, devo morire in una terra straniera”. La sacerdotessa del culto di R’hllor ha acceso il suo ultimo fuoco e poi si è spenta nel ghiaccio del Nord, mostrandosi per quella che è: una donna consumata dalla magia, pronta a dirle addio. Senza la sua pietra preziosa al collo, Melisandre non ha potuto più ingannare la morte.
Game of Thrones 8×03 | Arya Stark e la profezia
Se Melisandre non si fosse palesata a Grande Inverno, la battaglia sarebbe andata in modo molto diverso. Mentre Daenerys avrebbe dovuto accendere la trincea attorno alla fortezza con i suoi draghi, in sua assenza è stata proprio la sacerdotessa tanto disprezzata da Ser Davos ad aiutare con la sua magia.
E, ancora, se Melisandre non avesse nuovamente incontrato Arya, forse la giovane Stark non avrebbe compiuto il suo destino.
Ricordate il loro primo incontro? Era la terza stagione, precisamente il sesto episodio, e Melisandre aveva catturato Gendry per condurlo al castello di Stannis Baratheon. La donna rossa, guardando una giovane Arya Stark, le disse: “Vedo dell’oscurità in te. E nell’oscurità vedo degli occhi che mi fissano. Occhi marroni, occhi blu, occhi verdi. Occhi che tu farai chiudere per sempre. Ci incontreremo ancora”.
A distanza di cinque stagioni, Arya e Melisandre si rincontrano e la donna rossa pronuncia nuovamente quelle parole che, anni fa, avrebbero avuto un significato diverso. “Occhi marroni, occhi verdi… e occhi blu”. Come quelli degli Estranei o, nello specifico, come quelli del Re della Notte. Arya Stark era destinata a uccidere il Re della Notte e a mettere fine alla guerra. Lei e soltanto lei, perché in fondo Melisandre si sbaglia poche volte. E, infatti, così è stato.
Game of Thrones 8×03 | Il Re della Notte
Jon e Daenerys, due Targaryen e la danza dei draghi, pronti per cadere nella trappola del Re della Notte. Il leader degli Estranei, dopo aver fatto un po’ il prezioso, è uscito allo scoperto e ha giocato tutte le sue carte. Dapprima con il Viserion non-morto, poi con le sue armi letali e infine con il potere di riportare in “vita” i morti.
Nonostante gli sforzi del povero Jon, nessuno è riuscito a fermare l’ondata del Re della Notte. Nessuno, per l’appunto. Tanti anni di allenamento e sofferenza repressa hanno reso Arya Stark l’assassino degno per uccidere il Re della Notte.
La profezia di Melisandre è stata compiuta, una tela tessuta dalla terza stagione (se non prima) che ha portato Arya al suo più grande momento. Un solo colpo, agile come soltanto lei sa essere, e il Re della Notte è sparito nel vento come un pugno di polvere insieme al suo orripilante esercito. Una svolta interessante per la giovane Stark che concretizza il suo percorso in Game of Thrones.
Game of Thrones 8×03 | Il meglio deve ancora venire?
E adesso? Non penserete mica che la guerra è finita. Se il primo, grande nemico è stato abbattuto a rispedito nell’oblio, cosa ne sarà adesso dei Sette Regni?
In primis, ricordiamoci che Daenerys punta al Trono di Spade e, oltre a Cersei, c’è un nemico proprio al suo fianco. Il caro Jon Snow in realtà è per metà Targaryen e il trono gli spetta di diritto. Cosa accadrà tra i due? Jon rinuncerà al trono, avendo ammesso molte volte di non avere sete di potere, o sceglierà l’eredità all’amore?
In più, grande (enorme) dettaglio è proprio quella che è rimasta dietro le quinte: Cersei, abile stratega e perfetta bugiarda, ha lasciato che la prima guerra si risolvesse da sola. Seduta ad Approdo del Re sul suo trono, con in mano un calice di vino, la Lannister attende di battere i sopravvissuti. La Montagna sarebbe sopravvissuta alla Lunga Notte? Se l’ha fatto Sam, forse sì.
Game of Thrones, perla di HBO, vi aspetta domenica 5 maggio con il quarto episodio dell’ottava stagione. Vi salutiamo con il trailer del prossimo episodio del Trono di Spade: