Funerali Nadia Toffa, l’omelia di don Maurizio Patriciello: “Amata e odiata, ma era dalla parte dei deboli”
Funerali Nadia Toffa, l’omelia di don Maurizio Patriciello
FUNERALI NADIA TOFFA OMELIA – Oggi 16 agosto 2019 si sono tenuti i funerali di Nadia Toffa, la conduttrice e inviata de Le Iene, morta a soli 40 anni dopo aver perso la sua battaglia contro il cancro. Una notizia, arrivata la mattina dello scorso 13 agosto, che ha colpito molti italiani.
Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo ma anche la gente comune che ha preso parte prima alla camera ardente allestita nel Teatro di Santa Chiara di Brescia, e poi ai funerali di oggi. Una testimonianza di affetto per un personaggio molto amato, che non aveva avuto paura a mostrare e raccontare a tutti i suoi fan la sua malattia e le cure a cui si sottoponeva.
A celebrare i funerali di Nadia Toffa oggi 16 agosto 2019 è don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Napoli),noto per il suo impegno nella zona nota come ‘Terra dei Fuochi’. Ad annunciarlo lo stesso sacerdote con un post su Facebook: “Nadia ha voluto che fossi io a celebrare il suo funerale, mi costa molto ma glielo devo per quello che ha fatto per noi”.
L’inviata de Le Iene, infatti, aveva realizzato molti servizi sulla Terra dei Fuochi, denunciando le condizioni pericolose per la salute e l’ambiente che gli abitanti di quelle zone vivono.
“Grazie di tutto l’amore e la sensibilità che hai saputo dosare insieme alla tua professione. Resterai nei nostri cuori e andremo avanti anche per te! Oggi salutiamo un amica,che stretta a noi, ai nostri racconti, cercava di denunciare lo scempio di cui siamo vittime! Non hanno risparmiato nemmeno a te commentuoli vari, ma hai saputo riderci su,ne eri abituata. Chi ti dimentica più cara Nadia; e non è un addio..ma un arrivederci”, ha aggiunto don Maurizio Patriciello.
Funerali Nadia Toffa, l’omelia del parroco della Terra dei Fuochi
“Nadia Toffa ha avuto il merito di unire l’Italia”, così ha esordito don Maurizio Patriciello. “Perché Nadia in questi giorni parlano solo di te? Sta piangendo gente che ti ha visto solo in televisione? Sei stata autentica, coraggiosa. Questo la gente l’ha compreso. Ma a me Nadia non la dai a bere, sei stata forte ma anche così fragile. Amante della giustizia“, ha aggiunto il parroco.
“Noi, nella Terra dei Fuochi, la chiamiamo “la malattia”. Era gonfia, si vedeva che fare quello che ha sempre fatto le costava fatica. E proprio per questo l’abbiamo apprezzata ancora di più. Siamo venuti in chiesa per pregare per lei, torniamo a casa più uomini. Nadia, ci costringi ad avere il coraggio di guardare negli occhi la morte. Ma è una nemica o un’alleata”.
“Nadia era dalla parte dei deboli – ha ricordato dal pulpito don Maurizio -. Come Gesù è stata amata e odiata. Pagheremo la voglia di giustizia e verità come ha fatto Nadia, amata per la sua sete di verità. Hai saputo fare del tuo lavoro una missione”.
“Nadia ha messo l’Italia sottosopra, è stata amata da Nord a Sud, dalla Terra dei fuochi a Brescia. È entrata nel cuore di tutti perché è stata autentica, cocciuta perseverante, tosta. Ha avuto fame e sete di giustizia”, ha aggiunto il sacerdote.
“Hai chiamato il cancro con il suo nome dando coraggio a tutti noi – ha proseguito -. Hai raccontato le tue fragilità dandoci coraggio. “Nadia, falla un’inchiesta sul Paradiso”, ha aggiunto Patriciello.
“Nadia è arrivata là dove la gente era bistrattata e maltrattata. Come nella mia terra, la Terra dei Fuochi, dove il terreno è inquinato anche dai rifiuti del Nord, con la complicità della nostra camorra. Hai gridato ai cristiani sopiti che Dio non è cattivo”.
Continua Patriciello: “Lei ha detto: “La preghiera è un abbraccio”. Non dimentichiamolo, abbiamo il dovere di dirlo a tutto il mondo. Abbiamo il dovere di ricordare a tutti la sua lotta. Dobbiamo raccogliere quello che ha lasciato perché nulla di quello che ha lasciato, nulla vada perduto”.