Enrico Lucci irrompe durante la conferenza stampa di Totti: il siparietto fa il giro del web
Francesco Totti Enrico Lucci
“Hai mai pensato “Ma chi me l’ha fatto fa’?”. Irruzione di Enrico Lucci alla conferenza stampa d’addio di Francesco Totti alla Roma. Lucci sveste la “divisa” da Iena e in camicia rossa si avvicina al Capitano. A differenza di tutti gli altri giornalisti, una volta che lo storico capitano della Roma ha messo giù il microfono, Lucci – ora alla conduzione del programma di Rai Due Realiti – è arrivato alle spalle di Francesco Totti per porre la sua domanda.
Francesco Totti Enrico Lucci | L’intervento di Lucci
I modi sono quelli soliti di Lucci. Ingombrante, con il suo accento romano, la Iena – visibilmente coinvolta dal momento delicato – ha posto la sua domanda a Totti. Prima un lungo preambolo in cui Lucci apostrofa l’ex numero 10 della Roma come un artista: “Quando hai smesso di giocare, la prima volta che t’ho visto in giacca e cravatta, ho pensato ‘chi gliel’ha fatto fa’? Tu sei la storia di Roma, sei più famoso di Giulio Cesare, sei più famoso del Papa.
Francesco Totti Enrico Lucci | La risposta di Totti
“No, non l’ho mai pensato. La Roma l’ho sempre messa prima di tutto, ho passato più tempo a Trigoria che a casa. Ho sempre voluto portare ad alti livelli questa società, questi colori, questa città”, ha risposto la bandiera della Roma.
Mentre Totti continuava a parlare, a spiegare il suo addio, Lucci è intervenuto di nuovo sulle parole dell’ex numero 10: “Tu ci sarai sempre, sei inattaccabile”.
Francesco Totti Enrico Lucci | L’addio
L’annuncio di Totti ha scosso l’intero mondo giallorosso. L’ex capitano ha aperto la conferenza stampa al Coni (e non nella sede giallorossa di Trigoria) alle 14 del 17 giugno. “Prima di tutto ringrazio il presidente Malagò per avermi dato questa possibilità in questo posto bellissimo. Alle 12.41 del 17 giugno 2019 ho mandato al CEO della Roma dove ho scritto un po’ di parole per me immaginabili. Ho dato le mie dimissioni dalla AS Roma”, ha esordito Francesco Totti.
“Speravo che questo giorno non arrivasse mai, invece è arrivato questo giorno brutto e pesante. Credo sia stato doveroso e giusto. Non ho avuto mai la possibilità operativa di poter lavorare sull’area tecnica con la Roma. Ho preso questa decisione difficile pensata da tanti mesi, ma penso sia la più coerente. Davanti a tutto ci deve essere la Roma. È la squadra da amare. Oggi non devono esserci fazioni pro-Totti o pro-Baldini. L’amore nei confronti della Roma deve esserci. I presidenti passano, gli allenatori passano, i giocatori passano, le bandiere no. Questa decisione non è colpa mia”, ha concluso Totti.