Fabrizio Gatta, da conduttore Rai a sacerdote: “Avevo soldi e donne, ma mi mancava Dio”
Molti se lo ricorderanno come un volto noto del piccolo schermo. Stiamo parlando di Fabrizio Gatta, giornalista e conduttore di programmi Rai di successo come Linea Blu, Unomattina Weekend e Linea Verde. Dopo quasi vent’anni di carriera in tv, Gatta ha deciso di cambiare completamente vita e diventare sacerdote.
Romano, aveva detto addio al piccolo schermo nel 2013. Gatta aveva esordito su Rai 1 nel 1996 con il Concerto dell’Epifania, che poi condusse per otto edizioni consecutive. L’uomo, secondo quanto riporta Dagospia, nel 2019 si è laureato in Teologia ed è oggi diacono nella città di Sanremo. Il prossimo 7 dicembre, nella città ligure, diventerà ufficialmente prete a 57 anni.
Presto dunque il conduttore Fabrizio Gatta diventerà per tutti don Fabrizio. Una decisione maturata nel tempo, che lo ha portato a una vocazione adulta e a un cambio radicale della propria vita. In tv era apprezzato per quel suo stile garbato, mai sopra le righe, che era proprio del suo compianto maestro Fabrizio Frizzi.
Di formazione cattolica, Gatta ha studiato dai preti maristi, gli appartenenti alla Società di Maria, poi due lauree, la prima in Sociologia seguita da quella in Teologia dopo essersi avvicinato ai Missionari del Preziosissimo Sangue. Nel 2013, aveva raccontato alla rivista Credere: “Avevo successo, belle auto, belle donne, non mi mancava nulla. Vivevo un po’ quel senso di onnipotenza che ti dà la notorietà. Ma qualcosa mancava”. L’anno successivo Gatta aveva raccontato del suo cambio vita al quotidiano L’Avvenire: “Indubbiamente, una vocazione adulta va soppesata perché si tratta di formare una persona che la vita ha, di fatto, già plasmato. Per questo, quando mi sono recato dal cardinale Agostino Vallini dissi: “Eminenza, io vorrei fare questo cammino. Ho 50 anni, so che è una difficoltà!”. Ma lui mi rispose: “Caro Fabrizio, chi sono io per dire no allo Spirito Santo che ti manda qui, oggi, da me!’”.
Il conduttore ammette di aver avuto dei momenti di lontananza dalla fede, ma poi qualcosa è cambiato per sempre. “Non ti basta più quello che hai. Emerge la convinzione che successo, soldi, share non sono le cose fondamentali. Rileggi tutta la tua vita. Cerchi di capire il Mistero, ti rimetti in gioco. Così è arrivato l’amore per Dio”.