Enrico Piaggio un sogno italiano trama: di cosa parla il film su Rai 1
Il film per la tv per la regia di Umberto Marino vede come protagonista Alessio Boni nei panni dell'imprenditore che creò uno dei più noti simboli del "made in Italy"
Enrico Piaggio un sogno italiano trama: di cosa parla il film su Rai 1
Questa sera, 12 novembre, su Rai 1 un film per la tv che racconta la storia di un grande imprenditore italiano, Enrico Piaggio, la cui azienda nel secondo dopoguerra mise in produzione quello che sarebbe diventato uno dei simboli del Made in Italy in tutto il mondo: la Vespa. Enrico Piaggio, un sogno italiano, in onda in prima serata su Rai 1 a partire dalle 21.25, vede la regia di Umberto Marino e come protagonista Alessio Boni. L’attore è affiancato da un cast molto ricco che vede al suo interno Francesco Pannofino e Violante Placido.
Ma di cosa parla il film? Vediamo qui di seguito la trama di Enrico Piaggio un sogno italiano.
La trama
Siamo nel 1945, a Pontedera, piccolo comune della Toscana dove ha sede la fabbrica di Enrico Piaggio, che per via della guerra è ormai ridotta in macerie. L’imprenditore in questa situazione non riesce a non sentire la grande responsabilità nei confronti dei dodicimila dipendenti che, se la situazione non migliora, sarebbero condannati alla disoccupazione e alla miseria. Così, mentre pensa alla soluzione per salvarli, gli viene in testa un idea brillante: realizzare e mettere in produzione un mezzo di trasporto piccolo ma robusto, agile ed economico, capace di rilanciare la mobilità dando impulso alla ripresa della vita economica e civile del Paese. Convinto di poter far avverare questo sogno, Piaggio si rivolge all’ingegnere Corradino D’Ascanio, che con il suo genio riesce a mettere a frutto l’esperienza maturata in campo aeronautico per creare il “rivoluzionario” scooter, ancora oggi segno della creatività e del design italiani: la Vespa.
Ma la strada di Piaggio verso il suo obiettivo non sarà in discesa, bensì lastricata di problemi. Tra questi c’è il banchiere Rocchi-Battaglia, il quale farà di tutto per impossessarsi della fabbrica, colpendo Piaggio negli affetti più cari: la moglie Paola e la figlia di lei, Antonella, avuta dal matrimonio con un eroico militare morto in guerra e decorato alla memoria. Per minare quegli affetti, Rocchi-Battaglia ricorre all’astuzia e al rancore di Livia, una spregiudicata dark lady con cui Enrico aveva avuto in passato una relazione. La nuova insidia fallisce anche per l’intervento chiarificatore di una giovane e talentuosa impiegata dell’ufficio réclame, Susanna detta Suso.
Suso contribuirà a realizzare un’altra geniale idea di Piaggio: quella che vede il suo scooter superare la natura di prodotto per farsi immagine, sogno, simbolo. Ed è così che, quando il regista americano William Wyler arriva in Italia per girare Vacanze Romane, Piaggio chiede a Suso di convincerlo a fare della Vespa la “carrozza” su cui far viaggiare i due protagonisti. Ma per la ragazza, sperduta tra i viali di Cinecittà, raggiungere il regista si rivelerà un’impresa difficile. Le verrà in aiuto un giovane giornalista italo-americano, Peter Panetta. E tra loro forse scatterà una scintilla.