L’anno nero della tv italiana: emorragia di ascolti per le principali emittenti. I dati
Com’è stato 2021 della televisione italiana? Il bilancio è rosso fuoco. Secondo una ricerca realizzata dall’autorevolissimo Studio Frasi, elaborato sulla base dei dati Auditel, il bilancio televisivo del 2021 è negativo per le principali emittenti televisive.
Al netto del fatto che scende la platea complessiva, con un -7% in prima serata rispetto al 2020, la Rai in prime time perde il 3,5% dei propri spettatori, Mediaset cala del 10,4%, Sky del 10,8% e La7 del 13,9%. A guadagnare ascolto in prima serata sono invece l’insieme di reti, le cosiddette “altre terrestri”, che non sono rilevate singolarmente da Auditel: Prime Video, Netflix, Disney+. Le “altre” raggiungono il 16% di share nelle 24 ore, superando Rai 1 (13,6%) e Canale 5 (12,4%). In prima serata Rai 1 mantiene il primato con il 16,8% di share, ma Canale 5, al 12,8%, viene superata dalle “altre” (14,2%).
Intanto, a viale Mazzini, l’ad Fuortes ha deciso di prolungare fino al 31 marzo lo smart working. È il segno dei tempi: Omicron sta colpendo duramente anche dalle parti di Saxa Rubra, redazioni e non.
Capitolo Rainews.it: i vertici aziendali puntano moltissimo sul nuovo sito Internet. L’ambizione (di Fuortes) non dichiarata è che nel giro di un anno possa essere tra i primi tre siti in Italia. O quantomeno entrare in pianta stabile tra i primi 10. Tra le novità in arrivo sul sito, ci sarà quella dell’interactive storytelling.
Si tratta di un gruppo di lavoro formato da grafici (fondamentalmente illustratori, web mobile e interactive designer e motion graphic designer) sviluppatori e giornalisti dedicati allo sviluppo di prodotti con una grande base di video/grafica da diffondere attraverso il sito, i social e che si prestano a diventare virali. Il gruppo di lavoro si è appena insediato ed il primo interactive storytelling potrebbe riguardare l’elezione del presidente della Repubblica.